Mortara, c’è l’arresto per chi fruga nei cassonetti dei rifiuti

Dalla prossima settimana Mortara, tranquilla cittadina della Lomellina, non sarà più famosa soltanto per la sagra dell’oca, piatto tipico locale. Lunedì infatti diventerà esecutiva l’ordinanza approvata nei giorni scorsi dalla giunta comunale (espressione di una lista civica con la Lega Nord) che prevede l’arresto per chi fruga nei cassonetti dell’immondizia, abbandonando poi i rifiuti in strada. Il documento si appella all’articolo 650 del codice penale, che contempla appunto il fermo, oltre all’ammenda, per chi non osserva un provvedimento dell’autorità. La notizia si è diffusa in un baleno, varcando in un amen i confini della regione. Del resto, come confermano in Comune, non esiste un analogo precedente nel resto d’Italia. Le reazioni, pro e contro, non si sono fatte attendere. Ma negli uffici dell’amministrazione civica, così come in città, regna sovrana la calma, come sottolinea l’assessore Elio Pecchenino, responsabile della sicurezza e dell’immigrazione, oltre che di servizi sociali e famiglia: «Chiariamo subito una cosa: il provvedimento, in vigore fino al 21 settembre, cioè solo per l’estate, ha una motivazione anche di carattere igienico-sanitario, visto che il fenomeno dei rifiuti prelevati dai cassonetti e abbandonati in strada è dilagante, e non si contano più le segnalazioni dei cittadini su questo intollerabile oltre che pericoloso malcostume. Del resto, io stesso ho avuto modo di filmare episodi del genere». Ma l’obiettivo dell’intervento è anche un altro, meno immediato, più profondo. Mortara è una città di circa 15mila abitanti, dal solido tessuto sociale. Ma da anche asilo a una grande comunità rom di provenienza rumena, che negli anni ha raggiunto più o meno le 800 unità, «di cui la metà sono parenti», sottolinea l’assessore. E a capire chi viene ritenuto responsabile degli scempi quotidiani dei rifiuti dispersi in strada non ci vuole molto. «Mortara è una città super monitorata e videosorvegliata - incalza Pecchenino -; per cui già dalla centrale operativa della polizia locale siamo perfettamente in grado di capire come vanno le cose. Il nostro è un provvedimento che va nel senso della decenza e del rispetto civico, e non ha certo finalità repressive nei confronti di chi ha veramente bisogno e che trova puntuale e quotidiano sostegno presso le strutture comunali e le associazioni di volontariato cittadine, particolarmente attive ed efficaci. E, come amministratori pubblici, è nostro dovere stare dalla parte dei cittadini. Ma lo sa che i vigili hanno i cassetti pieni di multe non pagate dai membri di una “certa“ comunità, gli stessi che poi vengono a chiedere assistenza ai servizi sociali? Bene, abbiamo ritenuto che è ora di finirla con questa anomalia tutta italiana.

Andassero in America a vedere come vanno le cose dall’altra parte dell’Atlantico...». Dunque, non resta che aspettare qualche giorno, per vedere se il salame d’oca - invece dei rifiuti abbandonati - tornerà ad essere protagonista nella bella Mortara.

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