Mosca: un nuovo look per il leggendario Gorky Park

Cambierà volto il parco della capitale russa che con i suoi oltre tre milioni di visitatori l'anno resta il secondo più grande dei divertimenti d'Europa, dopo la Disneyland parigina

Nuove giostre ispirate ai personaggi della fiabe russe, un villaggio artistico con case tipiche russe, cavalli, bici e tennis per gli amanti dello sport e una miriade di ristoranti, cinema, sale da ballo, auditorium per concerti e biblioteche per lo svago: cambierà volto il leggendario Gorky Park, che con i suoi oltre tre milioni di visitatori l'anno resta il secondo più grande parco dei divertimenti d'Europa, dopo la Disneyland parigina.
Nel progetto da un miliardo di dollari del Comune di Mosca c'è spazio anche per uno speakers' corner sull'esempio del londinese Hyde park, per consentire a tutti di improvvisare discorsi e dibattiti pubblici. «Ma non battaglie politiche», auspica il direttore del parco Viaceslav Korol.
Entrato nell'immaginario collettivo nel 1981 con l'omonimo giallo di Martin Cruz Smith e con il successivo film con William Hurt, Gorky Park è un dinosauro dell'era sovietica, con infrastrutture ormai vetuste, come le intramontabili «montagne russe» (ma qui le chiamano americane) o la riproduzione in scala naturale del Buran, il primo Shuttle made in Urss.
Dal prossimo anno il parco vuole rifarsi il look. Il progetto però sembra più di un intervento cosmetico e nel giro di 3-5 anni cambierà pure lo skyline della città: il luna park, che ora contraddistingue le rive della Moscova con la sua ruota panoramica, sarà spostato all'interno e rinnovato con giostre popolate di zar e zarine, orsi e draghi, cavalieri e principesse, troike e carrozze.
Al suo posto sorgerà un villaggio con le abitazioni delle varie regioni russe, dalle isbe agli igloo, prodotti artigianali tradizionali e piatti tipici nazionali. Sì, perché, stando al progetto, la ricostruzione del parco «potrebbe essere un vivo elemento ideologico nella formazione dell'idea nazionale della Russia» e «rifletterne i valori, le conquiste storiche come l'esplorazione spaziale».
La rinascita del parco metterà in risalto la cultura russa, e i suoi venditori serviranno soltanto cibo russo, spiega Mikhail Khubutia, capo del consiglio comunale di esperti per gli investimenti. «Avremo un approccio molto patriottico», assicura, reduce da un giro tra i parchi di divertimento della Francia, della Scandinavia e della Corea del Sud.
Il target però sembra quello del parco danese di Tivoli, dove «vanno persone di tutte le età, ricchi, poveri e classe media», sottolinea. «Contiamo di raddoppiare il numero di visitatori portandoli a sei milioni», dice il direttore Korol.
«Ma - precisa - non sarà Disneyland. Ci sarà un'ampia componente educativa, con letture, mostre, festival e concerti». E tanto sport: piste ciclabili, campi da tennis e piste di equitazione.
Inaugurato nel '28 e progettato dall'architetto costruttivista Konstantin Melnikov per il relax proletario, da oltre ottant'anni il «Parco Gorky della cultura e del riposo» (questo il suo nome ufficiale) è una meta obbligata per il tempo libero dei moscoviti, nonostante il mutare delle mode.
All'inizio ci andavano per il biliardo, per il ballo, per lo sport, per il passeggio. Ora è frequentato soprattutto da adolescenti a caccia di attrazioni da luna park o interessati alla variegata offerta di bar e ristoranti.

O ancora alla possibilità di fare un romantico giretto in barca con la fidanzata su un pittoresco laghetto. D'inverno, invece, il Gorky si trasforma in una enorme pista di ghiaccio per andare a pattinare, come fecero le tre misteriose vittime della spy story di Cruz Smith.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica