In mostra a Milano la pittura europea degli anni Ottanta

Venticinque capolavori della collezione Grassi esposti per due anni alla Fondazione Stelline: la Transavanguardia di Cucchi e Chia, Cingolani e Arienti, le avanguardie tedesche

È una suggestiva carrellata sulla pittura europea degli ultimi trent'anni, la mostra di venticinque grandi quadri della Collezione Grassi, esposti per due anni alla oggi presso la Fondazione Stelline a Milano.
Gli eredi dell'industriale di Prato, Alessandro Grassi, scomparso due anni fa, hanno infatti deciso di dividere questa ricca collezione di arte contemporanea in diversi nuclei, dandoli in comodato biennale a istituzioni museali italiane. La Fondazione Stelline espone le opere ricevute nelle sale a sua disposizione, nell'edificio del centro milanese chiamato appunto delle Stelline perché in passato ospitava bambine senza genitori.
Le opere esposte partono da quadri di Sandro Chia ed Enzo Cucchi, esponenti del movimento della Transavanguardia nato negli anni Ottanta. Di Chia sono presentati due grandi dipinti ad olio su carta, eseguiti dall'artista come bozzetti per vetrate per la chiesa milanese dedicata a San Carlo Borromeo.
A carattere religioso anche due disegni a carboncino di Cucchi raffiguranti Gesù. Di Marco Cingolani è invece un dipinto ispirato all'attentato a Giovanni Paolo II. Stefano Arienti è presente con un'opere dedicata agli studi fisiognomici di Leonardi da Vinci.
Altri artisti italiani in mostra sono Gianmarco Montesano, Margherita Manzelli e Marta Dell'Angelo. Tra gli stranieri, particolarmente documentate sono le avanguardie tedesche, con Markus Luperts, Reiner Fetting e A.R.

Penck, del gruppo dei Neuen Wilden (Nuovi Selvaggi) e inoltre Albert Oehlen e Andreas Schulze.
Altre opere della Collezione Grassi sono state depositate presso il MART di Rovereto, mentre sono in corso trattative con il Museo Pecci di Prato ed il Macro di Roma.

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