Era stata una gara perfetta, un capolavoro tecnico e di audacia operato da George Russell, capace di vincere sul tracciato di Spa Francorchamps, considerata l'università delle F1, con una prova d'autore: unica sosta e 33 giri con un set di gomme stremato. Il giovane britannico della Mercedes era riuscito a regolare un feroce Lewis Hamilton, vincendo in volata davanti al connazionale e all'arrembante Oscar Piastri su McLaren. Bene, alcune ore dopo i festeggiamenti è arrivata l'inattesa squalifica: la monoposto di George è risultata sottopeso di 1,5 kg. A questo punto non è rimasto che cancellare un'impresa quasi leggendaria, offrendo la corona d'alloro a Lewis Hamilton, autore comunque di una corsa pazzesca (105 vittorie per lui in F1), mentre Oscar Piastri scala in seconda piazza e Charles Leclerc in terza. Non sarà di certo entusiasta Toto Wolff che aveva potuto assaporare un'altra doppietta delle sue Frecce d'Argento. Ora la F1 va in vacanza, non senza polemiche.
Hamilton e Leclerc in fuga
I primi dieci piloti partono tutti con gomma media, ma c'è un'eccezione: Carlos Sainz che opta per le hard. Allo spegnimento dei semafori Leclerc non sbaglia e vola via in prima posizione, mentre Lewis Hamilton si inserisce di cattiveria tra il monegasco e Sergio Perez. Scatto al via da horror (ancora una volta) per Lando Norris che precipita alle spalle di Sainz, pur partendo dalla seconda fila. L'inglese mostra gli artigli al giro successivo, ma il suo sorpasso è troppo audace finendo lungo dopo il Kemmel. Il pilota della McLaren è costretto a cedere la posizione all'iberico della Rossa. Alla vigilia tutti quanti davano Lewis Hamilton e la sua Mercedes costretti a una gara di difesa, complice un assetto troppo carico per la Freccia d'Argento e quindi poco efficace in termini di velocità pura. Il britannico, tuttavia, si ribella ai pronostici e attacca Leclerc sul rettilineo del Kemmel passando al comando. Grande manovra del prossimo pilota della Ferrari, nonché campagno di team proprio del monegasco. Il sette volte campione del mondo detta il ritmo della gara di Spa, con Leclerc secondo e Perez terzo. Seguono Piastri, Russell, Sainz, Norris, Verstappen, Alonso e Albon nei primi dieci posti.
Tanta incertezza nella prima fase
All'undicesimo giro dei quarantaquattro previsti, Max Verstappen e George Russell scelgono di effettuare la prima sosta. L'olandese passa alla mescola hard e fa lo stesso anche il giovane inglese della Mercedes. Al giro successivo anche il leader di giornata Hamilton passa dai box, così come Perez. Strategia imitata anche da Piastri che si difende da Russell. Leclerc, invece, resta da solo al comando, seguito da Sainz. Al muretto Ferrari, però, scelgono di far rientrare in fretta il monegasco. Attimi di tensione, ma quando Leclerc rientra sul tracciato è missione compiuta, l'undercut della Red Bull non ha dato i suoi frutti. Leclerc resta avanti al messicano. Intanto, Sainz si ritrova davanti a tutti grazie alla gomma hard con la quale continua a martellare ottimi giri. La sua strategia è diversa dagli altri, ma al 16esimo giro l'iberico incappa in un errore: la Ferrari 55 finisce nella ghiaia e perde velocità. Vanificata la buona strategia pensata per il pilota spagnolo, che resta comunque al comando con Hamilton e Leclerc a debita distanza. Al 20esimo giro il muretto di Maranello richiama Sainz ai box: mescola gialla e ottava piazza al rientro in pista.
Una Mercedes sugli scudi
Quando tutti hanno effettuato la prima sosta, Hamilton ritorna in prima posizione, scortato da Leclerc e Piastri. Russell, invece, sfrutta tutto il potenziale della sua Mercedes e sopravanza Perez sul rettilineo del Kemmel, un punto strategico dove sono andati a segno tanti sorpassi. Il messicano subita l'onta dello scarto da parte del pilota della Stella torna ai box ed effettua la sua seconda sosta di giornata. Nel frattempo Verstappen si affaccia in quinta piazza, dopo essere partito undicesimo. Sesto Norris e settimo Sainz, davanti proprio a Perez. Al 26esimo giro la Ferrari di Leclerc vara l'undercut sul leader Hamilton: gomma bianca per il pilota di Maranello. Ovviamente dalla Mercedes reagiscono subito e richiamano il campione di Stevenage. Sosta di 2.4 secondi che basta per rientrare ancora davanti al rivale della Rossa. Intanto, Piastri tenta l'overcut su Hamilton e Leclerc, mettendosi al comando della gara a dettare un ritmo forsennato. Dopo appena sei giri Sainz rinuncia alla mescola media e compie la seconda sosta di giornata, montando la gomma dura. Anche Verstappen bissa il passaggio ai box per ritornare alla dura. L'altra faccia della McLaren, Lando Norris, non sorride perché al ritorno sul tracciato si ritrova alle spalle di entrambe le Red Bull. Deludente la sua gara, anche se sul rettilineo Lando si riprende la piazza sul messicano. Nel frattempo Piastri cambia le gomme per la seconda volta, rinuncia alla prima posizione e ritorna in gara in terza posizione, davanti a Verstappen.
Il miracolo di Russell
L'ultima fase di gara è concitatissima. Russell tenta di chiudere la corsa con una sola sosta, facendo il fenomeno nella gestione di gara. Alle sue spalle Hamilton è indemoniato e martella giri su giri rapidissimi con Leclerc che osserva a ragionevole distanza. L'inseguimento scorre sul filo dei decimi di secondo, che il sette volte campione del mondo rosicchia a ogni passaggio. Intanto Leclerc si difende da Piastri per un posto sul podio, ma alla fine deve cedere all'australiano che compie una manovra da applausi all'esterno. Sul finale Hamilton arriva negli scarichi di Russell, ma non trova mai il modo di dare la zampata giusta. Nel frattempo Piastri ricuce il gap con i due alfieri della Mercedes, per un arrivo in volata che non serve a niente. Sotto alla bandiera a scacchi si concretizza il miracolo di Russell, che compie un capolavoro di gestione gomme (33 giri sulla dura) vincendo con un'unica sosta. Sul podio Hamilton e Piastri, mentre Leclerc tiene a bada Verstappen. Sesto Norris davanti a Sainz, ottavo Perez.
La squalifica di Russell: la vittoria va ad Hamilton
Il GP di Spa non smette di regalare sorprese anche a distanza di ore dal termine della contesa. La Mercedes del britannico George Russell, primo sotto alla bandiera a scacchi davanti al connazionale e compagno di scuderia Lewis Hamilton, è risultata sottopeso di 1,5 chilogrammi al termine delle verifiche tecniche (796.5 kg anzichè 798 considerando il peso vettura e del pilota).
Dopo un lungo conciliabolo è stato deciso di squalificare l'alfiere della Mercedes e di consegnare la corona d'alloro a Lewis Hamilton che ottiene così la 105esima vittoria in carriera. Sul podio anche Piastri e Leclerc.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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