Il Gran Premio di Miami offre un risultato a sorpresa ma non quello che i tifosi della Ferrari si aspettavano. Sul tracciato della Florida, infatti, arriva la prima vittoria della McLaren di Lando Norris, che approfitta al meglio della safety car e si mette dietro il campione del mondo Max Verstappen. Leclerc e Sainz chiudono terzo e quarto ma il risultato dello spagnolo è sub judice, visto un contatto con Piastri al 40° giro. Confortante, comunque, il fatto che la Ferrari sia stata l’unica tra le squadre top a non aver presentato un pacchetto importante di aggiornamenti. Si spera che ad Imola le Rosse siano ancora più competitive.
Ferrari più vicine
Il fine settimana delle Rosse finora è stato piuttosto positivo, specialmente dal punto di vista dell’atmosfera ai box. Dopo le scintille a Shanghai, i due alfieri di Maranello sono tornati a lavorare con calma, cosa che non ha sorpreso il team principal Vasseur: prima del via, ha infatti confermato che “sono professionisti, sanno cosa fare”. Se il risultato della sprint race era apparso già incoraggiante, specialmente sul passo gara, sono le qualifiche a far sperare i tifosi della Ferrari.
Partire dalla seconda e terza posizione metterà i due piloti in condizione ideale per mettere pressione a Verstappen già dalla partenza, per sperare che durante la corsa alcuni dei problemi visti nel fine settimana tornino a galla. Ottenere un risultato importante a Miami prima dell’arrivo di un consistente pacchetto di aggiornamenti alla SF-24 ad Imola sarebbe un segnale decisamente importante. Occhio, però, alle McLaren, che potrebbero creare parecchi problemi alle Rosse.
Al pronti via, Verstappen avanti
Allo spegnimento dei semafori, partenza da dimenticare per Leclerc, superato da Sainz: ne approfitta Verstappen che allunga nonostante una staccata lunghissima di Perez. Piastri riesce a scavalcare Sainz ma alle sue spalle si scatena la bagarre. Al primo passaggio sul traguardo, Verstappen già con più di un secondo su Leclerc, seguito da Piastri, Sainz, Perez e Norris. Sainz chiede una penalità nei confronti di Perez, la cui manovra è costata due posizioni allo spagnolo. La direzione lascia correre. Al quinto giro Piastri sorpassa in staccata Leclerc e se ne va. Il monegasco deve guardarsi poi dalla rimonta di Sainz. Il pilota australiano allunga sul monegasco, mentre il compagno di squadra chiede al muretto di passare.
Ad approfittarne, Verstappen, che si è costruito un paio di secondi di vantaggio. Leclerc segnala graining al posteriore e perde contatto con Piastri: quando Sainz si fa minaccioso, il muretto gli segnala di passare al piano B. La mossa funziona, tanto che al 14° giro sembra in grado di recuperare terreno sul pilota della McLaren. A questo punto i primi quattro sono racchiusi in soli 5 secondi mentre Perez non riesce a tenere il passo di Sainz e scivola indietro. Dopo il giro veloce di Leclerc, Norris si fa vedere negli specchietti del messicano, che preferisce anticipare il rientro ai box. Al 20° giro Leclerc cambia le gomme mentre Norris fa segnare il giro veloce, puntando decisamente il quarto posto di Sainz.
Safety car decisiva
Dopo una virtual safety car per un detrito in pista, riprende la girandola dei cambi gomme: Verstappen rientra al 24° giro mantenendo la posizione su Leclerc. In testa rimane quindi Piastri, mentre Norris decide di ritardare il rientro ai box: non lo sa ancora ma sarà la mossa decisiva. Dopo Hamilton, rientrano anche Piastri e Sainz, rientrando dietro a Verstappen e Leclerc, che scavalca quindi il pilota australiano. Al 29° giro, proprio quando Norris si stava preparando al cambio gomme, ecco l’episodio che decide la gara.
Contatto in pista tra Sargeant e Magnussen, con la Williams che finisce sulle barriere: si passa rapidamente dalla bandiera gialla alla safety car, cosa che consente a Norris di rimanere in pista quanto basta per mantenere la prima posizione. Il pilota inglese torna quindi in pista davanti a Verstappen e Leclerc, creando le condizioni per una ripartenza davvero emozionante. Appena esce di pista la safety car, Verstappen lo attacca subito, ma il pilota inglese resiste: prova ad approfittarne Leclerc ma la manovra non gli riesce. Il ferrarista, invece, deve guardarsi le spalle da Piastri, che ha Sainz incollato agli scarichi.
Sainz-Piastri, che scintille!
Con le posizioni di testa più o meno stabili, il vero spettacolo lo offrono Sainz e Piastri, che se le danno di santa ragione. Al 34° giro lo spagnolo attacca deciso ma il pilota McLaren lo porta fuori pista: il ferrarista non la prende per niente bene e continua ad attaccare a testa bassa. L’australiano, però, riesce a resistere agli attacchi, facendo salire la tensione. Nel frattempo, in testa, Norris mette un gran giro ed allunga su Verstappen, che sta aprendo un minimo di luce nei confronti di Leclerc. Giornata in chiaroscuro per l’olandese, che non sembra in grado di ottenere le solite prestazioni dalla sua Red Bull.
Al giro 40, Sainz riesce finalmente a scavalcare Piastri ma lo fa in maniera parecchio decisa. Le conseguenze del contatto tra il posteriore della Ferrari e l’ala anteriore della McLaren non sono gravi per la Rossa mentre costringono l’australiano a sostituire lo spoiler. Piastri rientra in ultima posizione mentre la Ferrari procede senza problemi: la direzione gara apre un’inchiesta ufficiale ma farà sapere il suo verdetto dopo la fine della gara.
Gli ultimi giri sono una passerella per Lando Norris, che tiene a bada le velleità di rimonta di Verstappen e si incammina verso la prima vittoria in carriera. Leclerc, stranamente, perde terreno dall’olandese nel settore centrale ma non riesce a lottare per la seconda posizione. Visto che Sainz è a distanza di sicurezza, l’unico possibile sconvolgimento è alle sue spalle, dove Hamilton si fa sotto nei confronti di Perez.
Alla fine, però, le posizioni rimangono stabili e il pilota inglese, dopo ben 15 podi senza una vittoria, può finalmente salire sul gradino più alto del podio. Immensa la soddisfazione per lui e per la McLaren, che non vinceva dal 2021.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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