Il GP di Azerbaigian regala ancora grandi emozioni. Gara combattutissima nel circuito cittadino di Baku, nel quale emerge la stella di Oscar Piastri, assolutamente fenomenale nell'attaccare prima Leclerc e a difendersi egregiamente a ogni risposta offensiva del ferrarista. Leclerc termina secondo e ancora una volta non centra la vittoria su questa pista, nonostante le quattro pole position consecutive. Nel finale incidente shock tra Sainz e Perez, in lotta per il podio. Norris beneficia di questi ritiri e chiude quarto, dietro a Russell e davanti al rivale Verstappen. McLaren che grazie a questo weekend vola al comando della classifica costruttori. Una F1 straordinaria.
Leclerc fulmina tutti al via
Prima della partenza preoccupa lo stato della pista, resa più scivolosa - specie nelle prime due curve - dalle molte foglie adagiate sul manto stradale. È la prima volta che si corre a Baku in questo periodo dell'anno. La news di giornata riguarda la partenza dalla pitlane di Hamilton e Ocon. L'inglese ha cambiato la PU nella sua Mercedes, così ne approfitta Norris che scatterà dalla quindicesima posizione. Allo spegnimento dei semafori è buono lo scatto di Leclerc che sfrutta la pole position e rimane davanti a tutti, ma è altrettanto pulita la manovra di Piastri. Dietro Sainz si fa buggerare da Perez e perde la posizione a vantaggio del messicano. Il monegasco della Ferrari, quindi, detta il ritmo e prova a scappare via.
Prima fuga di Leclerc, poi sosta
Dopo dodici giri, la fuga di Charles Leclerc produce i suoi frutti. Il ferrarista si stacca di dosso Piastri, che vola a 4 secondi di distanza, mentre la McLaren dell'australiano tiene a bada Perez e Sainz, che hanno rallentato la loro rincorsa. Anonimo Verstappen in quinta piazza, mentre Norris porta avanti la sua rimonta furiosa, trovandosi in ottava posizione. Al tredicesimo passaggio sosta per il campione del mondo in carica e per George Russell. Entrambi i piloti scelgono la mescola dura, dopo essere partiti con la media, e piombano nel traffico delle retrovie. Anche Perez imita il compagno di squadra: compie un pit stop rapidissimo e ritorna in gara come una furia. La gomma dura funziona bene e il messicano recupera terreno. Supera Norris in un baleno e ritorna all'inseguimento di Piastri che lo seguiva. Dopo diciassette giri su cinquantuno, pit anche per Leclerc che ritorna in gara davanti a tutti, anche se si accorcia il margine di vantaggio su Piastri e Perez. Alla tornata seguente si ferma anche Sainz, che rientra davanti a Verstappen ma dietro a Norris, che ancora non ha pittato.
Piastri vola al comando della corsa
Dopo ventitre giri cambia la leadership della corsa: Piastri prende tutta la scia di Leclerc, sfrutta il DRS e alla prima curva affonda l'attacco. La McLaren passa davanti e sbarra la porta alla controffensiva di Leclerc. L'australiano è al comando e la Ferrari torna a inseguire. Fra i due litiganti per la vittoria si inserisce un terzo candidato, Perez che si mette a chiudere un trenino velocissimo. I tre sono racchiusi in meno di due secondi. Alle spalle, Sainz si libera prima di Norris e poi di Albon su Williams che ancora non si è fermato, e gira con un ritmo competitivo. Verstappen in affanno, fatica tantissimo a sbarazzarsi di un Norris con gomma stanca. L'inglese tiene a bada l'olandese con le buone, ma anche con le cattive. Nonostante questo, la McLaren non riesce a scalzare la Williams di Albon che tiene dietro i due contendenti al titolo piloti.
Al 29esimo giro Leclerc tenta un altro colpo per tornare davanti: utilizza tutto il DRS sul rettilineo, Piastri difende l'interno e Leclerc è costretto a prendersi l'esterno. L'austrialiano chiude e difende la testa della corsa. È lotta serratissima per il comando della corsa. Il monegasco non molla e si fa vedere spesso negli specchietti del giovane rivale vestito di arancio papaya. Dopo tre tornate nuovo duello tra Charles e Oscar, ma il pilota McLaren non si fa intimorire, incrocia le traiettorie e chiude ogni spiraglio alle speranze di Leclerc. Questa battaglia favorisce Perez che adesso è più vicino a Leclerc. Il messicano è in forma, molto più del compagno, che viene sverniciato anche da Russell e precipita in settima piazza.
Finale di gara col botto
Nelle ultime fasi di gara continua insistito l'inseguimento di Leclerc, che non molla la prima posizione tenuta coi denti da Piastri. Un braccaggio senza fine, con il monegasco che non lascia la scia dell'australiano, mentre Perez osserva molto interessato. Nonostante il DRS la Ferrari non guadagna molto sul dritto al cospetto di una McLaren sontuosa. Il mirino di Leclerc è plafonato sul posteriore della monoposto papaya, ma Piastri non sbaglia una virgola. Nel frattempo, Carlos Sainz ricuce lo svantaggio e si inserisce al quarto posto a un secondo e mezzo dal podio occupato da Perez. A quattro giri dal termine crolla la prestazione di Leclerc, che si stacca da Piastri e finisce nelle fauci del messicano della Red Bull, tallonato a sua volta da Sainz. Perez costruisce un grande attacco su Leclerc che si difende, il messicano mostra il fianco e si inserisce Sainz che passa in terza piazza.
Lo spagnolo si fa ingolosire, sfida Leclerc ma Perez si rifà sotto. Il messicano tocca con l'anteriore destra la posteriore sinistra di Sainz e arriva il botto.
Disastro e virtual safety car che arriva fino al termine. Piastri vince in comodità mentre Leclerc difende la seconda piazza. Sul podio Russell, mentre Norris quarto davanti a Verstappen. Completano la top ten Alonso, Albon, Colpainto, Hamilton e Bearman.
sainz was simply NOT paying attention where checo was when he was rejoining the track linespic.twitter.com/MVMfaU3A1D
— lynn (@dancingbulls) September 15, 2024
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