Ferrari alla prova del 3. Ma Suzuka può essere la prima sentenza

Tre Gp di fila per raddrizzare la stagione. Vasseur: "Dobbiamo capire dove siamo"

Ferrari alla prova del 3. Ma Suzuka può essere la prima sentenza
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La Ferrari è ancora alla ricerca di se stessa. Sembra improvvisamente tornata a rivivere un vecchio sketch di Crozza in cui Mattia Binotto diceva «Dobbiamo capire». Perché la verità è che dopo le figuracce accumulate in Australia e in Cina, unite all'exploit vincente della vittoria Sprint di Shanghai, la Scuderia non ha ancora capito che ne sarà di noi. La pista di Suzuka è una delle più toste del mondiale, uno specchio della verità: tu ti mostri a Suzuka e lei ti dirà chi sei. Quell'otto disegnato nel 1962 da un architetto olandese con i suoi cambi di pendenza e le due curve mitiche come la 130R e la Spoon, mettono alla prova telaio e motore (al massimo per il 70% del giro). Trovare l'assetto giusto è fondamentale. Come se non bastasse dopo il Giappone verranno altre due gare di fila (Bahrain e Arabia Saudita), insomma se la Ferrari non si dà una mossa a maggio rischia di essere già fuori dai giochi. La prova del tre ci racconterà la verità.

«Tutta la squadra, ora più che mai, deve essere concentrata sull'obiettivo di mettere Charles e Lewis nella condizione di poter sfruttare costantemente tutto il potenziale della SF-25, dato che finora ci siamo riusciti soltanto al venerdì e in Cina nella Sprint. In Formula 1 i dettagli sono fondamentali: dalla preparazione del weekend in fabbrica, all'esecuzione in pista adattandosi alle mutevoli condizioni che possono presentarsi in gara. Una volta che avremo messo tutto a punto, avremo un'idea più chiara di dove siamo», ha commentato Vasseur. Ma se non lo sa lui

La SF-25 che volava durante la gara Sprint cinese non può essere una meteora. Da qualche parte deve esserci ancora, perché la Formula 1 non è esattamente uno sport da exploit isolati in condizioni meteo normali. Il primo allarme era suonato già in Australia, tanto che Loic Serra era subito volato a Maranello disertando la seconda gara dell'anno per risolvere il problema che si era presentato dopo le Fp3 australiane quando la Ferrari aveva perso prestazioni.

La gara scatterà sabato alle 7 italiane, ma già dopo le qualifiche di sabato alle 8 avremo le idee più chiare. La McLaren resta favorita, ma c'è molta curiosità per vedere se Tsunoda, promosso dalla Red Bull al posto di Lawson, non si lascerà sbriciolare da Verstappen.

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