Prova Aprilia Caponord 1200

Costa 13.500 euro in versione standard e 15.900 euro con il pacchetto elettronico che comprende le sospensioni semi-attive, riferimento nel settore

Prova Aprilia Caponord 1200

Aprilia completa la gamma e ribadisce la sua identità: lo fa con una enduro stradale completa e adatta ad affrontare molte condizioni di guida. Erede della ETV 1000, un modello che ha fatto innamorare molti mototuristi, la nuova Caponord 1200 punta su alcune eccellenze: ciclistica ed elettronica, innanzitutto. Il motore è il bicilindrico a L di 90° e 1.197 cc che ha esordito sulla Dorsoduro 1200 ma che qui beneficia di interventi estesi e importanti, che ne enfatizzano il carattere e ne riducono drasticamente i consumi (-20% dichiarato). Doppia candela per ogni cilindro, doppi iniettori e soprattutto il Ride-By-Wire, l'acceleratore elettronico, al meglio della sua messa a punto, con tre mappe motore: due a piena potenza (Sport e Touring, 125 cv) e una a potenza ridotta (Rain, 100 cv). Del pacchetto elettronico base fa parte anche l'ABS a due canali (disinseribile all'occorrenza) e l'ATC (Aprilia Traction Control), il controllo di trazione anch'esso disinseribile, con tre livelli di intervento. La versione standard, chiamata semplicemente Caponord 1200, dispone anche del paramani e del parabrezza regolabile.

La Travel Pack, protagonista della prova che si è svolta in Sardegna, costa 15.900 euro ma vanta una dotazione decisamente ricca: all'ABS e all'ATC si aggiunge l'ACC (Aprilia Cruise Control), ossia il dispositivo che permette di stabilizzare con un solo tocco la velocità di crociera, e le borse rigide. Il cuore della Travel Pack, però, è l'ADD (Aprilia Dynamic Damping), acronimo che identifica le sospensioni semi-attive Aprilia: adattano la risposta idraulica in base alle condizioni della strada e al carico della moto; in poche parole permettono di ottenere il miglior rendimento possibile, coniugando aspetti apparentemente incompatibili come comfort e maneggevolezza. Sono addirittura quattro i brevetti che Aprilia ha registrato, sia per quanto riguarda gli algoritmi (cioè i criteri matematici che definiscono la reazione di forcella e ammortizzatore), sia per ciò che concerne i sensori che verificano la velocità e l'escursione delle sospensioni. In questi due campi la Casa di Noale ha deciso di compiere un deciso passo avanti rispetto alla concorrenza, con risultati - come vedremo - all'altezza delle aspettative. La ciclistica, nonostante la somiglianza del telaio a quello della Dorsoduro, è stata realizzata ad hoc: interasse, avancorsa, valori di rigidità sono stati tutti studiati per la Caponord 1200.

La nuova strumentazione, bella e funzionale, permette insieme ai blocchetti elettrici di gestire in poche mosse le (tante) regolazioni che la Caponord 1200 Travel Pack mette a disposizione del pilota. Dall'ABS al controllo di trazione, dalle sospensioni semi-attive alle mappe motore: bastano pochi tocchi per cucirsi la modo addosso. La posizione di guida, con la sella a 840 mm da terra, è comoda anche grazie al manubrio molto ampio, che sulle prime sorprende ma poi si rivela utile, soprattutto in manovra. Le vibrazioni ridotte e l'efficace protezione dall'aria contribuiscono ad aumentare il comfort, un aspetto importante su una moto che deve fare tanta strada. Le sospensioni semi-attive danno un contributo specifico molto significativo: in frenata, ad esempio, la forcella si "indurisce" ed evita drastici spostamenti di carico verso l'avantreno; sull'asfalto sconnesso, invece, l'idraulica delle sospensioni garantisce adeguato assorbimento, evitando alla schiena di chi guida i micro-traumi che sono frequente conseguenza dello stato pietoso delle nostre strade. Il motore è una garanzia: pronto nella risposta al comando dell'acceleratore, ricco di coppia e dotato di un buon allungo, non richiede nemmeno l'attenzione alla marcia inserita, perché risponde sempre con vigore e carattere.

La nuova Aprilia Caponord 1200 è nel complesso molto ben riuscita, oltre che assai efficace in tutte le condizioni di guida: sportiva quando il pilota esige sportività, comoda quando vuole viaggiare o rilassarsi. Grazie alle sospensioni semi-attive può essere considerata decisamente "trasversale", cioè capace di adattarsi a contesti assai differenti l'uno dall'altro. In questo senso non sembra avere, per ora, rivali all'altezza.

Soltanto l'aspetto non ci pare all'altezza di un prodotto così raffinato: troppo simile alle sportive della Casa, la Caponord 1200 è poco personale. Ma probabilmente questo aspetto passerà in secondo piano, grazie alle eccellenti qualità dinamiche.

Vuoi sapere di più sulla Caponord 1200? Leggi la prova completa su RED Live.

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