Ricatto alla moglie di Schumacher: 15 milioni per non diffondere le foto

L'ex guardia del corpo di Michael Schumacher, dopo il licenziamento, ha ricattato la famiglia dell'ex campione di Formula 1 per non diffondere immagini e cartelle cliniche: tra un mese il via al processo

Ricatto alla moglie di Schumacher: 15 milioni per non diffondere le foto
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Era uno degli uomini più fidati della famiglia di Michalel Schumacher ma non ha mai digerito il licenziamento per tagli al personale: può essere questa la spiegazione che ha portato l'ex guardia del corpo del campione tedesco di Formula 1, Markus Fritsch, a minacciare di diffondere migliaia tra foto, video ed esami diagnostici dell'ex pilota se non avesse avuto una cospicua ricompensa economica.

Il ricatto alla moglie

La somma chiesta per non diffondere nel dark web più o meno 1.500 immagini, circa 200 video e addirittura cartelle cliniche è stata di 15 milioni di euro da pagare in due rate: la vicenda, nota soltanto in queste ore, risalirebbe allo scorso mese di giugno. Il 53enne Fritsch ha protetto la privacy di Schumacher quando si trovava in clinica dopo l'incidente sugli sci che 11 anni fa gli ha cambiato per sempre la vita. Una volta perso il posto di lavoro, con l'aiuto di due complici (di cui un esperto informatico) è riuscito a mettere tutto il materiale raccolto all'interno di alcuni hard disk e chiavette Usb.

L'arresto

I media inglesi hanno ricostruito la vicenda spiegando che la moglie di Schumacher, Corinna, sarebbe stata contattata da un numero telefonico sconosciuto il 3 giugno 2024 e che una settimana dopo avrebbe ricevuto alcune foto del marito mentre si trovava ricoverato e che sarebbero potute finire in rete. Dopo anni in cui ha cercato di proteggere la privacy del marito in tutti i modi si è ritrovata in una situazione inedita ma che ha saputo gestire benissimo grazie all'aiuto della polizia tedesca che è riuscita ad arrestare l'ex guardia del corpo e i suoi due complici il 19 giugno.

L'attesa del processo

Frisch era davvero uno dei pochi, forse l'unico, ad avere accesso alla stanza dove Schumacher è stato ricoverato a lungo ed ha avuto tutto il tempo, se verrà provata la sua colpevolezza durante il processo, non solo di avere accetto a immagini ma anche alle preziose cartelle cliniche che se finite in mani sbagliate sarebbe stato mandato in fumo tutto il rispetto per il campione della Ferrari. Mentre i due complici si trovano tutt'ora in carcere, Fritsch ha pagato una cauzione e si trova in libertà in attesa di essere processato.

Non c'è più alcun timore, invece, per il materiale sensibile che riguarda la famiglia Schumacher finito già da tempo nelle mani della polizia.

I dettagli su questa vicenda saranno nesi noti probabilmente il prossimo anno: l'operazione è stata condotta insieme dalla polizia tedesca e da quella svizzera.

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