Con sorpasso azzardato Pietro Maso potrebbe essersi giocato la semilibertà ottenuta dopo aver scontato 17 anni per l’omicidio dei genitori. Un sorpasso - come scrive il Corriere - oltre la doppia linea continua con contravvenzione, multa e ritiro della patente e l'uomo è tornato in carcere.
Il 5 maggio l'udienza Maso nel '91 uccise il padre e la madre a bastonate prima di andare in discoteca con gli amici, spinto dal movente dell’eredità. Nel 2008 ottenne la semilibertà, ma è tornato dietro le sbarre nel reparto semiliberi di Opera senza più poter uscire dal carcere in attesa dell’udienza del 5 maggio. Nella valutazione del magistrato di sorveglianza Roberta Cossia - nelle cui carte Maso è anche al centro di una denuncia per minacce e una controdenuncia per estorsione attorno a un piccolo prestito di denaro - il ritiro della patente è stato provvedimento amministrativo sufficiente a far scattare in via cautelare la sospensione del beneficio a Maso, tornato dunque .
Qui il Tribunale di Sorveglianza (presidente Pasquale Nobile De Santis, giudice Maria Laura Fadda) valuterà sia se ridargli la semilibertà o revocargliela del tutto, sia se affidarlo ai servizi sociali come Maso aveva chiesto il 29 marzo scorso, in linea con quel percorso di rieducazione evocato persino dall’allora presidente della Corte d’Appello Giuseppe Grechi all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2009.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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