Muore in un rally Ballerini, ct della nazionale di ciclismo

Il ct della nazionale italiana di ciclismo, Franco Ballerini, è morto questa mattina durante il rally di Larciano, in provincia di Pistoia. La renault guidata da Ciardi si è schiantata contro un muro. Il pilota è in coma. Bettini: "Ho perso un fratello"

Muore in un rally Ballerini, ct della nazionale di ciclismo

Larciano (Pistoia) - Tragedia nel mondo del ciclismo azzurro. Il ct Franco Ballerini è morto in un incidente durante il rally Ronde di Larciano. Era il navigatore del pilota Alessandro Ciardi, in coma all' ospedale del Ceppo di Pistoia. La loro auto, una Renault Clio R3, si è schiantata contro il muro di una villa. Secondo una prima ricostruzione, pare che all' uscita da una curva, l' auto sia finita con le ruote sull' erba del bordo strada, le gomme avrebbero perso aderenza mettendo in difficoltà il pilota che non è più riuscito a controllare il posteriore dell' auto che ha finito per schiantarsi contro il muro ad una velocità presunta tra i 100 e i 120 km orari. L' auto ha sbattuto proprio sul lato destro, quello di Ballerini.

Il ct è stato soccorso da una equipe del 118. Le condizioni sono apparse subito gravissime: è iniziata la rianimazione, ma è stata una manovra disperata. Ballerini è morto poco dopo, durante il trasporto in ospedale. L'incidente è avvenuto poco prima delle 9, durante l' unica prova speciale della gara, un sali-scendi di circa 10 km su una strada collinare in località. La coppia era in gara con il numero 10 ed era tra i favoriti. La competizione è stata sospesa. Ballerini, da alcuni anni coltivava la passione per i rally in cui aveva trascinato anche Paolo Bettini, il campione livornese che sotto la sua guida ha vinto due titoli mondiali e una olimpiade. Insieme aveva gareggiato già sei volte.

All'ospedale di Pistoia c'è una folla di amici e appassionati delle due ruote. Tra i primi ad arrivare l' ex ct Alfredo Martini e Paolo Bettini. "Ho perso una grande amico, anzi un fratello", ha detto l' oro olimpico di Atene. "Ballerini ha rischiato la vita mille volte in corsa. Correva la Roubaix senza casco, si buttava in discesa sulle strade delle Dolomiti e non ha mai avuto problemi. Il destino lo ha preso ora in un momento di divertimento in cui coltivava la sua passione per i motori. Se c'era una cosa a cui Franco teneva era la sicurezza. Mai un azzardo".

Ballerini lascia la moglie Sabrina e due figli. Cordoglio per la morte del ct è stato espresso dal presidente del Coni Gianni Petrucci che ha appreso la notizia mentre era in partenza per Vancouver, in vista delle olimpiadi invernali. "Sono sgomento - ha detto Petrucci - Franco era una persona straordinaria sotto tutti gli aspetti: non era solo un grande ct, era anche un grande amico. E questo non sempre succede tra dirigenti e tecnici. Non solo il mondo del ciclismo, ma tutto lo sport piange ora una grande persona. Di lui ho tanti ricordi, ma un'immagine adesso mi torna incessantemente agli occhi: io che alle Olimpiadi di Atene vengo lanciato in aria da Ballerini dopo la vittoria di Bettini, nel primo giorno di gara dei Giochi".

Al momento dell'incidente Franco Ballerini era protetto, come anche il suo pilota Alessandro Ciardi, dal nuovo 'collare Hans', un sistema di protezione passiva sulle auto da rally entrato in vigore obbligatoriamente quest'anno che dovrebbe tutelare da traumi il collo e la colonna vertebrale. Il collare Hans dovrebbe servire a stabilizzare completamente gli equipaggi dei rally creando così, insieme al sedile anatomico e alle particolari cinture di sicurezza una cellula che riduce al minimo le conseguenze di eventuali incidenti. I regolamenti sportivi hanno reso obbligatorio questo dispositivo a partire dal 2010 per tutte le auto che fanno questo tipo di competizioni e il rally in cui è avvenuto l'incidente è una delle prime competizioni in Italia in cui si vedeva all'opera quel tipo di collare.

Secondo quanto reso noto dagli organizzatori, la 'cellula di sicurezza' (roll-bar) della Clio ha retto all'impatto senza nessun cedimento. Distrutto, invece, il frontale della vettura, che ora è sottoposta a sequestro. 

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