"Conti premia rapper e trapper violenti". Parte l'assalto del Codacons a Sanremo

L'associazione dei consumatori valuta possibili azioni legali da condurre per bloccare la partecipazione dei cantanti scelti da Conti

"Conti premia rapper e trapper violenti". Parte l'assalto del Codacons a Sanremo
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Carlo Conti, nuovo conduttore del festival di Sanremo subentrato ad Amadeus, ha reso noti i cantanti che prenderanno parte alla prossima kermesse dall'11 al 15 febbraio. Sono trenta in tutto e, tra questi, stanno facendo molto discutere per la loro partecipazione soprattutto Fedez e Tony Effe, per la diatriba social messa in piedi la scorsa estate. Ci sono però ritorni importanti, come quello di Giorgia e di Massimo Ranieri, due giganti della musica italiana che hanno deciso di mettersi in gioco con le nuove leve. Ma le polemiche non hanno fatto fatica a farsi strada nella discussione pubblica e tra i primi che hanno alzato la voce per le scelte del cast di Conti c'è il Codacons, sempre molto attento a tutto ciò che è inerente al Festival.

"Con la decisione di portare al Festival di Sanremo 2025 rapper e trapper che in passato si sono contraddistinti per testi violenti, sessisti e omofobi, la Rai e Carlo Conti vanificano anni di battaglie contro la violenza di genere", ha dichiarato l'associazione guidata da Carlo Rienzi subito dopo l'annuncio del conduttore. Nel comunicato non vengono fatti nomi, ma scorrendo l'elenco delle proposte non è difficile intuire a chi si riferiscano dal Codacons. "Avevamo esplicitamente diffidato l'azienda a non portare a Sanremo artisti i cui brani sono stati caratterizzati in passato da violenza, insulti verso le donne e contenuti sessisti. Tuttavia la Rai e Carlo Conti hanno deciso di premiare rapper e trapper violenti e dai testi pericolosi, inserendoli nel cast del prossimo festival di Sanremo", si legge ancora nella nota diffusa dall'associazione. Da anni l'associazione di Carlo Rienzi contrasta la musica violenta e i testi eccessivamente spinti di certi rapper, che vanno sempre più oltre il limite per cercare di intercettare i giovani.

Anche per questo motivo il Codacons ha rilasciato una nota così dura contro il conduttore, che è anche direttore artistico della kermesse seguitissima da tanti giovani ogni anno. "Una decisione gravissima che vanifica anni e anni di battaglie e attività di sensibilizzazione contro violenza di genere, omofobia, bullismo, e che offende milioni di donne italiane.

Per tale motivo siamo valutando le possibili iniziative legali da intraprendere per bloccare la partecipazione dei rapper scelti da Carlo Conti per il prossimo festival di Sanremo", ha concluso l'associazione.

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