Nuovo singolo di Drake e The Weeknd, ma la casa discografica lo ritira. Ecco perché...

Milioni di visualizzazioni per un brano che vede un duetto tra Drake e The Weekend. Ma la canzone non è mai stata realizzata dai due artisti, bensì dall'intelligenza artificiale

Nuovo singolo di Drake e The Weeknd, ma la casa discografica lo ritira. Ecco perché...

Si chiama Heart On My Sleeve ed è un brano che nel giro di poche ore è stato ascoltato più di 8,5 milioni di volte su TikTok, e nella versione completa riprodotta 254mila volte su Spotify. Un successo mondiale strepitoso, non dovuto né alla bravura dei due cantanti Drake e The Weeknd, né per il testo che parla dell'attrice Selena Gomez che in passato è stata fidanzata con entrambi, ma perché l'intero progetto è stato realizzato da un'Intelligenza Artificiale.

Già pochi giorni fa il problema sull'uso di questa nuova tecnologia era stato affrontato dal fotografo Boris Eldagsen, che aveva vinto il prestigioso premio fotografico Sony World Photography Award 2023 per poi rifiutarlo, perché la sua immagine era stata realizzata da un'intelligenza artificiale e non era frutto della sua creatività. Ora le "applicazioni" si allargano e arrivano anche al mondo della musica, dove un software è stato in grado di clonare le voci di grandi interpreti, proprio come è successo con Drake e The Weeknd, che alla realizzazione del brano campione di visualizzazioni non hanno mai partecipato.

Il caso clamoroso

A metterlo in rete, inizialmente su Tik Tok, un utente mascherato da fantasma dal nome Ghostwriter che ha scritto: "Questo è solo l'inizio". Il problema è capire l'inizio di "cosa": di una nuova generazione di musicisti "non umani" in grado di creare successi mondiali, o di una tecnologia che possa invece venire a supporto della creatività umana? Le opinioni sono contrastanti, da una parte c'è chi si dice molto preoccupato, come la casa discografica Universal Music che è intervenuta facendo rimuovere il brano da ogni piattaforma e dichiarando che "Verranno presi provvedimenti per proteggere i loro diritti e quegli degli artisti", dall'altra c'è invece chi abbraccia questa nuova modalità considerata rivoluzionaria.

Un esempio è quello di David Guetta, che recentemente ha utilizzato il sito di uberduck.ai per imitare la voce di Eminem e aggiungerla a uno dei suoi pezzi strumentali. "Sono sicuro che il futuro della musica è nell'intelligenza artificiale, ma niente sostituirà il gusto", ha detto il dj e producer alla Bbc. Al contrario Drake non ha commentato il brano "incriminato" che lo vedeva inconsapevole protagonista, ma è sceso in campo quando ha visto un video realizzato da un fan in cui sembrava rappare il brano degli Ice Spice Munch Feelin’U, cosa mai successa prima. "Questa è la goccia che fa traboccare il vaso: AI" ha commentato il rapper.

La legislazione inesistente

Divisi anche gli utenti in rete: "Siamo davvero in una nuova era", scrive un utente sotto il brano Heart On My Sleeve, mentre un altro, confuso, scrive: "Non riesco nemmeno più a distinguere cosa sia autentico o falso". Sostanzialmente se da una parte questi strumenti possono essere di grande utilità, è l'uso che se ne fa che può risultare pericoloso.

Clonare la voce di grande artisti è eticamente giusto? Le derivazioni economiche in questo caso a chi appartengono, così come i diritti di riproduzione? Sono tanti gli interrogativi che sono ancora da sciogliere, l'unica certezza è che come molte altre tecnologie innovative, al momento non esiste una legislazione che possa gestirne l'uso e vietarne l'abuso, che ora invece, prima che sia troppo tardi, viene chiesta a gran voce.

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