Manca sempre meno al Festival di Sanremo 2025 e, come da tradizione, arrivano puntuali le polemiche. Dopo il poverone sollevato sulla presenza di Tony Effe e sul contenuto dei suoi testi, ora la bufera si concentra su Fedez. Il rapper ha scelto di duettare con Marco Masini nella serata delle cover, ed è proprio la decisione di esibirsi sulle note di Bella stronza ad aver aperto l'ultimo caso. Secondo alcuni, quel titolo schietto potrebbe essere un messaggio alla depressione impersonificata come una donna; per altri invece si tratterebbe di una sferzata verso Chiara Ferragni in seguito alla fine della relazione.
Sta di fatto che Adriana Ventura, consigliera di parità della Provincia di Rimini, ha inviato una lettera al CdA della Rai per denunciare "la misoginia violenta e il linguaggio volgare" che si starebbe preparando per andare in onda in occasione della kermesse italiana. A suo giudizio l'odio per le donne viene così "considerato ancora una volta un problema minore", motivo per cui ha invitato a lanciare un messaggio: "Non è consentito in nome di una mistificazione dell'arte; non è arte l'inno all'odio, avallato con violenza, insulti e disprezzo".
Secondo Ventura, nel corso della serata delle cover andrà in scena "la violenza di genere". Il motivo? C'è chi sospetta che il riferimento di Bella stronza possa essere proprio a Ferragni. "Cattivo gusto e utilizzo improprio della televisione di Stato per veicolare insulti alle mogli separate", ha annotato la consigliera di parità della Provincia di Rimini.
Raggiunta dall'Adnkronos, Ventura ha aggiunto che - ascoltando le parole della canzone - non si può far finta di nulla: ha puntato il dito contro frasi esplice che, dal suo punto di vista, sono del tutto fuori luogo "se pensiamo a tutto quello che viviamo oggi, mentre lottiamo per contrastare la violenza sulle donne e il femminicidio". A tal proposito ha tirato in ballo le associazioni anti-violenza di genere, accusate di restare immobili di fronte a tutto ciò.
"Se avessi 20 anni di meno andrei davanti all'Ariston a manifestare, ad esprimere il dissenso, non contro Masini, non contro l'arte, che poi si definisce arte anche questa, ma contro il linguaggio scurrile e violento", ha dichiarato Ventura.
Che nella missiva al CdA Rai ha invitato a prendere atto dell'incoerenza e del "cortocircuito culturale" che rischia di avere ripercussioni sui giovani che assisteranno al Festival di Sanremo. Infine l'appello: se la linea programmata dovesse essere confermata, ogni uomo e ogni donna dovrebbe "spegnere la televisione durante la canzone di Masini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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