«La mia è stata una reazione a una serie di ripetute e pesanti offese razziste e alla minaccia di fare la fine dell'infermiera romena uccisa con un pugno nella metropolitana a Roma». È quanto ha detto Adrian Mutu ai propri avvocati, Nino D'Avirro e Michele Ducci. Due notti fa il calciatore viola è stato denunciato perché, durante un litigio, ha colpito con un pugno in faccia il cameriere di un locale fiorentino, causandogli la frattura del setto nasale, sotto gli occhi di diversi testimoni. Il fatto è accaduto alle cinque di sabato notte, vittima il cameriere kossovaro del locale Full Up il quale, secondo le prime versioni, aveva rincorso il giocatore della Fiorentina che si era allontanato senza pagare. Mutu ha invece spiegato che stava andando all'automobile per prendere i soldi che aveva lasciato in macchina. Il cameriere lo avrebbe raggiunto, insulti vari, Mutu a quel punto sferra un pugno in faccia al cameriere e una volta a terra lo colpisce ripetutamente con calci all'addome, spedendolo in ospedale con la frattura del setto nasale e un trauma contusivo a torace e addome. Mutu è stato denunciato.
Non è il primo episodio che vede coinvolto l'attaccante della Fiorentina, con episodi molto simili già accaduti in passato, ma non è questo il punto. Ci si chiede cosa facesse un giocatore alle cinque del mattino in un locale, anche in relazione al suo ritorno in campionato e all'attività agonistica visto che dovrebbe rientrare proprio domenica a Catania dopo i famosi dieci mesi di squalifica.
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