Attenzione “insieme al mutuo, le banche ti rifilano anche le loro polizze vita di cui sono beneficiarie, e sui cui ci guadagnano”. Il monito arriva da Altroconsumo che ha effettuato un’inchiesta su quasi 200 agenzie bancarie italiane. Il risultato? In moltissimi casi le banche violano la legge. L’Isvap (l’istituto di vigilanza delle assicurazioni) ha vietato alle banche di essere allo stesso tempo erogatrici dei mutui e beneficiarie delle polizze legate al mutuo stesso (scoppio e incendio e caso morte). Il nuovo regolamento, entrato in vigore il 2 aprile scorso, dovrebbe mettere fine a una pratica scorretta di cui fa le spese il cliente che, per ottenere il mutuo, è di fatto costretto a sottoscrivere la polizza sponsorizzata dalla banca, sborsando fino all’80% in più rispetto agli altri prodotti disponibili sul mercato. Altroconsumo ha provato a chiedere un mutuo di 100mila euro (durata 20 anni) a 185 agenzie bancarie di 12 città differenti: nel 68% dei casi hanno offerto una polizza incendio e scoppio e nel 22% una polizza vita di cui la banca è beneficiaria. Questo significa per chi chiede il mutuo un aumento enorme del premio: in media circa 6.800 euro, con punte di 21.600 euro. “E’ un chiaro conflitto di interessi – ha spiegato l’associazione - in barba alla legge. Si tratta di costi non giustificabili”.
“Di mutui – ha continuato Altroconsumo - se ne fanno pochi e quelli che si fanno si pagano cari perché le banche non rinunciano ai loro consistenti guadagni applicando al tasso di mercato (Euribor e Irs) uno spread altissimo. Oggi lo spread, cioè la fetta di guadagno della banca, arriva addirittura al 4,5%, portando i tassi dei mutui a valori molto alti che rendono insostenibili le rate. Insieme al mutuo, le banche ti rifilano anche le loro polizze vita di cui sono beneficiarie, e sui cui ci guadagnano. Anche se la legge lo vieta”.
L’Isvap ha ricordato che nei casi di violazione accertata il Codice delle assicurazioni prevede l’applicazione di sanzioni pecuniarie. Gli Istituti Bancari visitati da Altrocosnumo, inoltre, hanno dimostrato di ignorare anche il Fondo di garanzia da 50 milioni di euro (www.diamoglifuturo.it/fondo-casa), destinato a coppie sposate under 35 e a single o coppie conviventi purché con figli minori. Questi soldi sono stati stanziati come garanzia per i mutui erogati da banche che hanno stipulato apposite convenzioni in cui si impegnano a offrire il finanziamento con uno spread massimo dell’1,20% fino a 20 anni di durata, dell’1,50% oltre i 20 anni. In pratica, gli istituti di credito che aderiscono devono limitare almeno alla metà gli spread solitamente applicati, riducendo il loro guadagno a favore di tassi più accessibili.
“Pochi lo fanno” fanno sapere dall’Associazione: “Nelle agenzie di otto città italiane dove abbiamo chiesto un mutuo nei panni di una coppia “semiprecaria” (lei con il posto fisso, lui no): quasi 9 agenzie su 10 hanno ignorato il Fondo dicendo di non conoscerlo. Solo nove sparute agenzie su 71 ci hanno fatto l’offerta di mutuo applicando lo spread previsto dal Fondo” conclude Altroconsumo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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