Mutui, rivoluzione Mediolanum Colpo di forbice al caro-casa

da Milano

Mediolanum tende una mano alle famiglie italiane alleggerendo le rate dei propri mutui casa a tasso variabile. Da inizio settembre, i clienti della banca guidata da Ennio Doris si vedranno infatti tagliare in automatico e senza alcun aggravio, il costo dei finanziamenti già sottoscritti. Lo stesso varrà per quanti si affideranno ai prodotti Mediolanum in futuro. A conti fatti per il gruppo significa rinunciare a 65 milioni di ricavi prospettici che resteranno nelle tasche dei clienti: i tassi scenderanno in media dello 0,64 per cento. Con questa mossa Mediolanum rompe il muro del sistema creditizio tradizionale avvicinandosi alle condizioni degli operatori online, di norma «tra le migliori del mercato». L’annuncio è stato dato ieri dall’amministratore delegato Ennio Doris, certo di compensare i minori introiti con «l’incremento dei volumi».
«Sono convinto - ha proseguito - che i clienti ci premieranno facendo diventare l’azienda più grande e più redditizia».
In Borsa, complice la debolezza dei bancari, il titolo ha però ceduto il 2,4 per cento.
Dal palco del Teatro Litta di Milano, dominato dalla poltrona rossa simbolo di Mediolanum e dove era stato ricostruito l’arredo di una casa media italiana, Doris ha quindi cercato di far toccare con mano i vantaggi dell’iniziativa che agisce sullo spread applicato all’Euribor riducendolo entro una forchetta dello 0,79-1,09 per cento. I nuovi spread, che valgono anche per i 7.500 mutui Mediolanum già esistenti, taglieranno gli interessi tra lo 0,11% e lo 0,90% per una riduzione media dello 0,64 per cento. Tecnicalità a parte, nel caso di una famiglia tipo che ha sottoscritto un prestito con 170mila euro di capitale residuo e 20 anni di durata residua, Mediolanum ha stimato un risparmio annuo di 972 euro. Per un totale di quasi 20mila euro sull’intera vita del finanziamento. Un aiuto, insieme al pacchetto «spalma-rate» voluto dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, per quanti sono stati messi in difficoltà dall’impatto sui mutui della politica monetaria con cui la Bce sta contrastando la corsa dell’inflazione. I 65 milioni di risparmi per i clienti sono stati calcolati nell’ipotesi che nessuno si avvalga del decreto Tremonti. «Se però, come crediamo, molti lo faranno», l’importo aumenterà e sarà «spalmato su un periodo più lungo». Le due iniziative sono indipendenti ma, ha spiegato il banchiere, la loro applicazione congiunta consente in pratica di dimezzare l’allungamento della durata del mutuo previsto dal decreto stesso. Un vantaggio a cui si aggiunge lo sforzo di Mediolanum per rendere agevole e senza spese il trasloco dei clienti che vorranno scegliere Mediolanum con la surroga: il gruppo si occupa di tutte le pratiche burocratiche.
«Lo consideriamo un investimento nella relazione con i nostri clienti. Pensiamo di aumentare il fatturato un po’ in tutti i settori in cui operiamo», ha osservato Doris, collegando l’iniziativa all’invito rilanciato di recente dal governatore di Bankitalia Mario Draghi nelle Considerazioni finali.

Tra questi, in particolare, la necessità che le banche vengano percepite come «un operatore corretto, un partner leale» e il richiamo a offrire condizioni particolarmente competitive non solo ai nuovi clienti, ma anche alla clientela esistente.

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