Napoli - Sono stati identificati dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli i responsabili della rapina del 18 maggio che causò la morte del 67enne turista americano Antonio Oscar Mendoza. Sono in stato di fermo negli uffici della Questura, dove è presente il pubblico ministero della Procura della Repubblica che ha assunto la direzione delle indagini. Uno dei due scippatori ha già confessato.
Identificati dalla moglie della vittima La moglie del turista americano ha aiutato le forze dell'ordine a identificare almeno uno dei due trentenni fermati. La donna avrebbe fornito la descrizione di uno dei due aggressori che aveva perso il casco durante la collusione con il marito, rendendo così possibile il fermo. Oggi la donna ha riconosciuto anche l'altro aggressore fermato.
Il drammatico scippo Il tusita americano fu avvicinato in via Marina da due persone in sella a uno scooter che aveva la targa coperta dal nastro adesivo. I due indossavano caschi integrali, e nonostante avessero strattonato e trascinato a terra il turista americano di origini portoricane, non riuscirono a rubargli il prezioso orologio che indossava al polso. La violenza della spinta, però, fece battere violentemente sul selciato la testa dell’uomo che aveva tentato di opporsi alla rapina. Mendoza era in compagnia della moglie ed era sceso da pochi minuti da una nave da crociera. La loro permanenza in città doveva durare soltanto alcune ore.
Subito dopo l’aggressione, il turista fu trasportato nel vicino ospedale Loreto Mare dove fu anche sottoposto a un lungo e delicato intervento neurochirurgico per asportare l’esteso ematoma alla testa. Il turista, però, non ha mai ripreso conoscenza ed è rimasto per nove giorni in sala di rianimazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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