Cardarelli, tornano le barelle al Pronto soccorso

Domenica sera al Cardarelli erano circa 80 i pazienti in osservazione breve intensiva. Un altro problema riguarda l’aumento del costo dell’energia elettrica. "La nostra bolletta della luce è passata da 5,6 a 11,5 milioni di euro", ha spiegato il direttore generale Antonio D'Amore

Foto d'archivio
Foto d'archivio

Quello delle barelle che intasano il Pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli di Napoli sembra essere un incubo senza fine. Nel fine settimana appena trascorso, racconta FanPage, il nosocomio è stato preso d'assalto dai pazienti con l’"obi", l’osservazione breve intensiva, che nella serata di sabato ha accolto 73 persone. Non solo, perché altre 20 erano in visita e 36 in Triage.

Non è andata meglio nella serata di ieri: intorno alle 19 in "obi" c’erano circa 80 pazienti, con altri 20 in visita al Pronto Soccorso. Numeri importanti che, però, non hanno creato grandi problemi ma che comunque non lasciano tranquilli. Soprattutto perché stiamo andando incontro alla stagione fredda. E ciò significa possibili nuove "ondate" di accessi a causa dei malanni stagionali.

Certo, siamo lontani dai dati allarmanti registrati tra fine aprile inizio maggio di quest’anno. Però è necessario tenere alta la guardia. All’epoca dopo le denunce dei sindacati, l'ospedale e la Regione Campania avevano attuato un piano urgente per risolvere il problema delle barelle nei corridoi, una situazione difficile che coinvolgeva non solo i pazienti e i loro familiari ma che rendeva particolarmente complicato il lavoro degli stessi medici così come aveva evidenziato Fp Cgil.

La questione delle barelle è uno dei temi principali di cui si occuperà il nuovo direttore generale Antonio D'Amore. Quest’ultimo, arrivato solo pochi mesi fa, si trova a dover affrontare una spinosa questione non nuova. Ma non è l’unica. Nei giorni scorsi all’ospedale è arrivata una bolletta della luce di oltre 11 milioni di euro. Un enorme problema legato ai rincari generalizzati che stanno creando grattacapi a tutti i cittadini, non solo napoletani.

"La nostra bolletta della luce è passata da 5,6 a 11,5 milioni di euro- ha spiegato D'Amore in una intervista rilasciata non corso della trasmissione Barba e Capelli" in onda su Radio Club91- "un aumento difficile da sostenere. Come faremo a chiudere il bilancio in pareggio? Di certo non possiamo tagliare i servizi oppure spegnere le fonti energetiche, che sono indispensabili per il funzionamento dei macchinari e dei reparti. Non posso spegnere una Tac, avremo grossi problemi".

Il dg ha puntato il dito contro la scarsa capacità di programmazione su questo fronte: "C'erano margini per affidarci a

fonti rinnovabili, utilizzando magari pannelli solari, ma ora è tardi. Se iniziassimo ora ci vorrebbe un anno per risparmiare il 30%, bisogna trovare una risposta perché ci attende una crisi molto seria".

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