Doccia gelata per i lavoratori Whirlpool: a rischio la continuità occupazionale

Per il momento i 320 dipendenti licenziati riceveranno la Naspi, l’indennità di disoccupazione, poi si vedrà quale sarà il loro futuro

Doccia gelata per i lavoratori Whirlpool: a rischio la continuità occupazionale

È buio pesto per i 320 lavoratori napoletani licenziati dalla multinazionale americana Whirlpool. Anche le ultime e flebili speranze di ottenere la continuità occupazione, grazie all’intervento del governo, auspicato dalle forze politiche di destra e di sinistra, sembrano svanire inesorabilmente. Ieri, è trascorsa una giornata cruciale e drammatica per i dipendenti dello stabilimento di via Argine, i quali hanno appreso per la prima volta che il consorzio impegnato nella reindustrializzazione della fabbrica chiede tempi molto più lunghi per riassumere i lavoratori. Una doccia gelata che ha indispettito anche le organizzazioni sindacali.

I rappresentanti dei dipendenti licenziati hanno chiesto al governo di prendere in carica gli operai attraverso Invitalia, ma la risposta è stata negativa. Per il momento, i lavoratori riceveranno la Naspi, l’indennità di disoccupazione, poi si vedrà quale sarà il loro futuro. A rendere il clima incandescente, poi, c’è stato il mancato intervento da parte dei ministri del Lavoro Andrea Orlando e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti a un incontro ad hoc chiesto dai sindacati. A quel punto, i tanti lavoratori giunti a Roma per seguire da vicino la vertenza hanno inscenato una protesta fuori Palazzo Chigi, nel corso della quale non sono mancati momenti di tensione. Si è rischiato lo scontro con la polizia, in assetto antisommossa.

“I 320 lavoratori della Whirlpool – ha dichiarato al quotidiano la Repubblica il segretario nazionale della Fim-Cisl Massimiliano Nobis – dopo essere stati scaricati dalla multinazionale, oggi ricevono lo stesso trattamento dal governo”. La mancata continuità occupazionale e il ricorso alla Naspi hanno reso ancora più difficile la situazione per gli ex dipendenti della multinazionale, nonostante comincino a trapelare i primi nomi degli industriali interessati a rilevare la fabbrica.

Il consorzio “Campania Sistema”, che ha l’impresa Adler come capofila, ha bisogno ancora di tempo per organizzarsi, una notizia che getta nello sconforto i 320 lavoratori Whirlpool, i quali hanno bisogno di certezze immediate per il futuro delle loro famiglie.

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