Il rogo è esploso all’improvviso, poco dopo l’arrivo in ufficio del dirigente dell’area cimiteri del Comune di Napoli. Il dipendente aveva appena parcheggiato il suo scooter in via Santa Maria del Pianto, nel quartiere Poggioreale, quando le fiamme si sono alzate in cielo. Un inferno di fuoco, che prima dell’arrivo dei vigili del fuoco ha distrutto il mezzo a due ruote. L’incendio ha rischiato di propagarsi in maniera veloce, coinvolgendo anche gli scooter parcheggiati nelle vicinanze.
Sull’episodio stanno indagando i carabinieri e secondo le prime verifiche effettuate dai militari si tratterebbe di un incendio doloso, anche se nessuna pista è esclusa dalle forze dell’ordine. I carabinieri propendono per il gesto volontario da parte di criminali dopo la testimonianza del dirigente dell’area cimiteri, il quale ha raccontato di aver ricevuto delle minacce qualche giorno prima la celebrazione dei defunti. Le settimane precedenti, invece, c’era stata la sostituzione della ditta che si occupava delle luci votive nei cimiteri napoletani e questo provvedimento aveva creato molti malumori.
Nel passaggio tra la vecchia e la nuova società, 31 dipendenti della prima ditta non erano stati assunti dalla seconda ed erano partite le proteste. La tensione è salita a tal punto da far arrivare le imprese ad uno scontro davanti ai giudici del Tribunale amministrativo regionale. Intanto, sono giunti i primi attestati di solidarietà nei confronti del dirigente comunale. "Si tratta di una vile intimidazione di stampo camorristico – ha scritto su Facebook il vicensindaco Enrico Panini – quella che ha portato ad incendiare la motocicletta del dirigente dell'area cimiteri del Comune di Napoli. Il sindaco e l'amministrazione tutta esprimono vicinanza e solidarietà ad un dirigente capace e determinato che con i suoi atti afferma, in ogni momento, la strada della più assoluta legalità e trasparenza”.
Panini ha attaccato frontalmente gli autori dell’atto intimidatorio. “Chi pensa di fermare questo percorso si sbaglia e tanto. La nostra solidarietà al lavoratore – ha continuato il vicesindaco – e il nostro più profondo disprezzo per questo atto vile e criminale, perché una chiara intimidazione altro non è. Atti che non ci faranno arretrare di un centimetro, anzi.
Un ringraziamento alle forze dell'ordine, prontamente intervenute e l'augurio che il loro prezioso lavoro porti a dare un nome a questi vigliacchi". Solidarietà al dirigente è arrivata anche dai lavoratori della ditta che si occupa della manutenzione dei cimiteri cittadini.
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