Ha perso il controllo della vettura e si è scontrato in maniera violenta con un mezzo pesante. Un automobilista è deceduto questa mattina, poco prima delle 8, sull’autostrada A16, all’altezza del tratto Napoli-Canosa, in seguito ad un grave incidente stradale. L’impatto è stato fatale per il conducente della macchina, mentre l’autotreno, che è balzato fuori dalla carreggiata, ha perso l’intero carico. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, una pattuglia della polizia stradale e l’ambulanza del 118.
Gli operatori sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’automobilista. Per permettere le operazioni di soccorso, le forze dell’ordine hanno chiuso il tratto di strada tra Tufino e il bivio con l’A30, in direzione di Napoli, un provvedimento che ha creato caos e lunghe code. Le vetture sono rimaste ferme per un tratto di due chilometri. L'autostrada A16, detta anche dei due mari, è un'arteria che, attraversando l'appennino campano, collega il Mar Tirreno all'Adriatico; si estende per 172 chilometri tra Campania e Puglia e interconnette l'autostrada A1 a Casoria con l'A14 a Canosa di Puglia. È gestita da Autostrade per l'Italia.
L'A16 è formata da due corsie per carreggiata, per quasi tutto il tracciato. Nel suo taglio da ovest a est della nostra penisola, attraversa la Campania con il territorio dell'Irpinia, interseca l'autostrada A30 nei pressi di Nola, supera Avellino, da dove si può raggiungere Salerno (collegamento comodo per chi viaggia tra il Salernitano e la Puglia), e Benevento (collegata tramite un raccordo). Oltrepassato l'appennino campano e il subappennino dauno, termina in territorio pugliese nei pressi di Canosa, da cui sono poi facilmente raggiungibili Bari e Foggia.
A causa della conformazione del territorio, la parte orientale dell'autostrada nel suo tratto terminale è spesso soggetta a forti venti, che ostacolano la circolazione, in particolare quella dei mezzi pesanti. Nei mesi invernali (tra novembre e aprile) è obbligatorio avere le catene a bordo tra Baiano e Candela. In questo tratto appenninico talvolta la neve cade improvvisa e copiosa, bloccando gli automobilisti in corrispondenza dei valichi.
Sull’arteria in passato ci sono stati gravi incidenti. La sera del 5 febbraio 1981 si verificò uno scontro nei pressi di Bisaccia, che coinvolse l'attore Gino Bramieri e Liana Trouché (moglie di Aldo Giuffré). L'automobile con a bordo i due artisti, un’Alfa 6 automatica, uscì dalla carreggiata in seguito a una collisione. L'incidente fu fatale alla Trouché, che fu sbalzata fuori dall'abitacolo poiché non aveva allacciato la cintura di sicurezza.
Il 28 luglio 2013 avvenne la strage di Acqualonga: un pullman precipitò da un viadotto nei pressi di Monteforte Irpino, causando la morte di 40 persone e ferendone 10, provocando il più grave incidente
stradale in Italia. L'autobus era vecchio (aveva 18 anni) e aveva già percorso tantissimi chilometri. Nonostante l'impianto frenante non fosse a regola per poter circolare, il pullman superò lo stesso la revisione.
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