Incubo Circumvesuviana: i pendolari non ne possono più

Da tempo sono segnalati disagi sulla rete della Circumevesuviana. Negli ultimi giorni tre imprevisti hanno creato problemi a cittadini e turisti

Incubo Circumvesuviana: i pendolari non ne possono più

Dovrebbe essere un gioiello del sistema dei trasporti della Campania. Un prezioso strumento che permette ai cittadini di muoversi evitando auto e traffico e conduce i turisti in alcune delle aree più suggestive della Regione conosciute a livello mondiale. Ed, invece, la Circumvesuviana, una delle principali arterie del trasporto pubblico nell’area vesuviana, si sta trasformando sempre più in un incubo per pendolari e turisti. Un incubo dal quale molti vorrebbero sfuggire.

Disservizi si segnalano da tempo. Negli ultimi giorni sulla linea Napoli-Sorrento ci sono stati problemi su problemi, con i passeggeri costretti a subire stop e ritardi. Lunedì un convoglio si è fermato per un guasto alle porte nella stazione di Gianturco: il treno partito da Napoli solo pochi minuti prima in direzione Sorrento si ferma. Il problema riguarda le porte dei convogli che non chiudono bene. Il traffico ferroviario sulla linea Eav più affollata si blocca. Un disagio enorme vissuto da centinaia di persone, tra lavoratori e turisti, reso ancora più esacerbante dal gran caldo.

Il giorno dopo, in qualche modo, si replica. I passeggeri del treno diretto a Sorrento sono stati costretti a scendere dal convoglio su cui viaggiavano, bloccato a Torre Annunziata a causa di problemi tecnici. Il tutto sotto ad un cocente sole. Non c’è due senza. Per non farsi mancare niente ecco che anche ieri si sono segnalati disagi. Questa volta il treno è partito e non ha avuto imprevisti durante il viaggio: ma, come racconta Repubblica, il problema ha riguardato lo spazio riservato ai passeggeri. Un treno è partito con un vagone in meno. Un fatto di non poco conto, in quanto in questo periodo le carrozze sono spesso affollate. Pochi i viaggiatori diretti a Sorrento seduti: gli altri, tra cui turisti, in piedi con zaini e valigie. Non proprio un bel biglietto da visita per chi giunge in questo territorio desideroso di andare alla scoperta di bellezze storico-architettoniche e paesaggistiche.

"Abbiamo viaggiato come se fossimo in un carro bestiame, mentre prima del nostro treno è passato un Campania Express completamente vuoto", ha affermato Salvatore Ferraro, tra i portavoce dei pendolari stanchi di vivere esperienze simili. In realtà la situazione ieri poteva essere anche ben peggiore. Sempre il quotidiano ha spiegato che la corsa in un primo momento ha rischiato di essere cancellata. Poi ha cominciato il viaggio con un terzo dei vagoni in meno a causa della carenza di materiale rotabile.

Da tempo si parla dell’arrivo di nuovi mezzi. Con un bando pubblicato nel 2019 Eav ha previsto l'acquisto di 40 treni ma vi è un ritardo sulla tabella di marcia. La Stadler, che ha vinto la gara, ha ottenuto però una proroga sulla consegna: il motivo riguarda i ritardi che si stanno accumulando a causa della guerra in Ucraina.

Ferraro ha provato anche a dare un consiglio: "È sbagliato programmare due treni per Sorrento, uno alle 8.18 e l'altro alle 9.06. Troppa la distanza di quasi un'ora tra le due corse, che deve servire anche l'utenza della linea di Poggiomarino soppressa fino a settembre. Inoltre intramezzato dal Sorrento Express, che visto il prezzo esorbitante passa sempre vuoto, quasi a volere prendere in giro i passeggeri che attendono a terra".

Non si sa se il suggerimento verrà accolto. Intanto sulla difficile realtà ha speso parole, molto dure, anche Legambiente. "La farsa 'viaggiare in Circumvesuviana' ogni giorno si trasforma in tragedia. Corse che saltano, linee soppresse, convogli 'revampizzati' che non funzionano. Un inferno non solo per il caldo per migliaia di turisti e pendolari ostaggi di un ente che invece di far viaggiare treni e garantire efficienza del servizio a tutela dei pendolari e turisti, paradossalmente dai treni i viaggiatori li fa scendere", ha affermato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania. Quest’ultima ha anche sottolineato che nonostante le difficoltà "come ciliegina sulla torta per pendolari e turisti arriva l'aumento del biglietto". "Le chiacchiere stanno a zero- ha proseguito la leader dell’associazione ambientalista-. La Circumvesuviana è un servizio colabrodo che fotografa incapacità e inefficienza della classe politica sul fronte del trasporto pubblico".

Le parole non bastano per raccontare la situazione legata alla Circumvesuviana. La Imparato ha così lanciato una proposta rivolta agli amministratori e ai politici: "Provate anche voi il brivido di una 'giornata di ordinaria follia': prendete un treno insieme ai pendolari e turisti magari nelle ore più torride.

Tornerete sicuramente arricchiti di disservizi, disagi e di sconforto utili per intervenire e tutelare i pendolari unici veri sconfitti di questa situazione che perdura da anni".

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