Non solo imprese e attività commerciali. I costi di luce e gas, lievitati in maniera considerevole negli ultimi tempi, stanno producendo effetti nefasti anche nella gestione dei condomini. A denunciarlo è Confedilizia che ha evidenziato che la morosità sulle quote condominiali sta diventando sempre più elevata.
Un problema enorme da affrontare al più presto e con strumenti adeguati. La storica organizzazione dei proprietari di casa ha, pertanto, chiesto al governo e al Parlamento di intervenire in modo che venga prevista almeno una rateizzazione dei pagamenti.
In caso contrario, ha avvertito, a pagarne le conseguenze saranno numerose famiglie, non solo proprietarie di un immobile ma anche quelle che hanno un’abitazione in affitto, che rischiano di rimanere prive dei servizi essenziali. In una intervista al Corriere del Mezzogiorno Francesco Iollo, segretario generale di Confedilizia Napoli, ha evidenziato che la situazione in tutta la Campania è "critica" in quanto il disagio economico che le famiglie stanno vivendo in questa fase è "forte".
Iollo ha spiegato che gli amministratori "lamentano una crescente morosità sulle quote condominiali, che ormai ha raggiunto il 70 per cento". Un quadro per nulla facile. Anche perché la mancanza di cassa impedisce agli amministratori di far fronte alle spese di gestione. Per questo, ha spiegato segretario generale di Confedilizia Napoli, è fondamentale mettere in campo azioni concrete come la rateizzazione dei pagamenti delle spese condominiali.
Una mossa che aiuterebbe, e non poco, le famiglie. Perché ci sono servizi come gli ascensori o l'illuminazione delle scale, che non si possono interrompere. Ma c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione: la civile convivenza tra persone all’interno di uno stabile. Perché se si continua su questa strada potrebbero capitare situazioni di tensioni con condomini che riesco a far fronte alle spese e altri che, invece, non riescono a pagare ma che usufruiscono di determinati servizi.
Al momento vi è una piccola buona notizia: non si registrano aumenti sulle quote condominiali. In realtà la nota positiva ha una spiegazione che, però, non lascia molto tranquilli: "I bilanci sono stati chiusi tra febbraio e marzo, e i preventivi di spesa sul nuovo anno si sono basati su quelli che erano i costi del 2021, quando la situazione non era quella attuale. Solo in alcuni casi ci sono stati dei piccoli incrementi", ha spiegato Iollo che, allo stesso tempo ha sottolineato che nei prossimi bilanci "si terrà conto del costo maggiore di luce e gas e le quote condominiali si adegueranno a questi aumenti". Quindi i rincari sono solo posticipati.
Un presente difficile e in futuro incerto. Iollo ha affermato che nel frattempo, per far fronte ai rincari verranno utilizzata le risorse "destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria, è inevitabile per non interrompere i servizi minimi all'interno di un condominio, con la conseguenza che verranno rinviati interventi di manutenzione già programmati, che in alcuni casi sarebbero anche urgenti".
Vi è poi la questione del possibile razionamento del riscaldamento negli edifici pubblici e nelle abitazioni private in caso ci fosse la necessità di dover risparmiare energia a causa del ridotto afflusso di gas dalla Russia. Una ipotesi sul tavolo del governo. Iollo ha ammesso che al di là delle decisioni che prenderà l’esecutivo la misura potrebbe essere attuata in modo autonomo.
Ma, il segretario generale di Confedilizia Napoli ha ricordato che gli impianti centralizzati che possono essere gestiti da un amministratore di condominio "sono pochi, la maggior parte sono impianti autonomi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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