Muore a 29 anni dopo il parto: avviata indagine dalla Procura della Repubblica

L’intera documentazione sanitaria è stata sequestrata e sulla salma verrà effettuata l’autopsia

Muore a 29 anni dopo il parto: avviata indagine dalla Procura della Repubblica

Ha perso la vita poche ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio. La tragedia è avvenuta all’ospedale Villa Betania di Ponticelli, nella zona periferica di Napoli, dove una donna di 29 anni, Rosa Andolfi, è deceduta subito dopo il parto. La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sulla morte della giovane mamma, in seguito alla denuncia presentata alle forze dell’ordine da parte del marito. L’intera documentazione sanitaria è stata sequestrata e la salma verrà sottoposta alle indagini di rito.

Rosa, che era residente nella centrale piazza Mercato, si era recata nel nosocomio partenopeo lo scorso 17 febbraio. Appena arrivata nella struttura ospedaliera è apparso immediatamente chiaro ai medici che il quadro clinico della donna era già compromesso. La giovane soffriva di alcune patologie gravi. La morte, dopo il parto cesareo, è sopraggiunta proprio in conseguenza delle malattie. Il bambino è nato due giorni dopo il ricovero: pesa due chili e trecento grammi ed è in buona salute.

Subito dopo aver partorito, però, Rosa si è sentita male ed è stata ricoverata in terapia intensiva per problemi respiratori. Il marito ha deciso di rivolgersi ai carabinieri ed è partita l’indagine. I dirigenti dell’ospedale, intanto, si difendono evidenziando di aver fatto il possibile per salvare la vita della giovane mamma. Qualche mese fa, un caso simile è accaduto a Roma, dove una mamma di 31 anni, Erika De Leo, è morta dopo aver dato alla luce la sua bimba, nata prematura.

La giovane ha iniziato ad accusare i primi dolori alla 29esima settimana di gravidanza. Le continue fitte e le perdite di sangue hanno subito messo in allarme la 31enne che si è così recata in ospedale. Soccorsa e ricoverata, la donna ha dato alla luce in poco tempo la sua seconda figlia. Ma qualcosa è andato storto perché poco dopo il parto la neomamma ha subito un arresto cardiaco. Inutili i tentativi dei medici di salvarla: l'equipe medica ha provato a contenere le complicanze sottoponendola ad un delicato intervento, ma Erika è deceduta in sala operatoria.

Ora la famiglia, che non riesce a darsi pace per quanto successo, vuole chiarezza dall'ospedale. "Non vogliamo colpevoli a tutti i costi - ha dichiarato la madre della giovane, come riporta il Messaggero -. Vogliamo solo capire come e perché è morta. Lo dobbiamo alle bambine". Così sono state aperte le indagini e sono state sequestrate le cartelle cliniche della giovane. La procura, come primo atto dovuto, ha iscritto nel registro degli indagati l'equipe medica che ha effettuato l'intervento, con l'ipotesi di omicidio colposo.

In totale, i medici indagati per la morte della giovane Erika sono nove: si tratta dei chirurghi, ginecologi e anestetisti presenti non solo al momento del parto, ma anche nelle fasi successive, fino a quando la 31enne ha smesso di respirare.

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