A bordo di mezzi pubblici ed in giro senza alcuna reale motivazione, oltre che sprovvisti della richiesta autocertificazione, hanno forzato il posto di blocco allestito all'interno della stazione centrale di Napoli e poi, trattenuti dagli uomini della locale polizia ferroviaria, li hanno minacciati ed aggrediti fisicamente, riuscendo anche a ferirli prima di venire arrestati.
I responsabili dell'incresciosa vicenda, ovvero due fratelli pluripregiudicati di 24 e 30 anni d'età originari dell'hinterland di Napoli, sono finiti in manette dopo la brutale aggressione e dovranno ora difendersi dall'accusa di minacce, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Secondo quanto riferito dai quotidiani locali, l'episodio si è verificato durante la giornata dello scorso giovedì 16 aprile, quando i protagonisti in negativo della vicenda si sono trovati dinanzi al punto di controllo organizzato dagli uomini della Polfer nella stazione centrale di piazza Garibaldi per verificare il rispetto delle norme anti Covid-19 emanate dal governo nel tentativo di limitare la diffusione del virus.
Fermati per i previsti controlli, e pienamente consapevoli di non essere in regola con le norme in vigore, i fratelli si sono rivoltati contro gli agenti della polizia ferroviaria nel tentativo di poter proseguire oltre il posto di blocco ed evitare le previste sanzioni. Prima le urla, gli improperi di ogni genere e le minacce nei confronti degli uomini in divisa poi, dopo l'insistenza di questi ultimi, anche l'aggressione fisica vera e propria. Il 24enne ed il 30enne si sono scagliati con grande veemenza contro i poliziotti, colpendoli con pugni e calci e procurando loro delle lesioni e dei traumi prima di essere finalmente fermati e ridotti in manette.
Dopo esser stati condotti negli uffici della Polfer della stazione centrale, i fratelli sono stati consegnati ai colleghi della questura di Napoli, che si sono occupati di condurre le consuete operazioni di identificazione ed incriminazione. Per loro è arrivato il fermo, con l'accusa di minacce, resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che la sanzione prevista per aver violato le norme anti Coronavirus previste dai Decreti del presidente del consiglio dei ministri del 19 e 25 marzo 2020.
Dopo una notte trascorsa dietro le sbarre di una cella di sicurezza, per i due pregiudicati è arrivata l'udienza di convalida che, a causa del periodo di emergenza sanitaria, si è svolta in videoconferenza con il giudice monocratico del tribunale di Napoli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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