Giovedì scorso il Papa in persona ha chiamato al cellulare il prete, ex dj 48enne, che organizza rave cristiani in cui, oltre a ballare, si prega. Bergoglio si è complimentato con lui. Inizialmente don Michele Madonna non credeva fosse davvero il Santo Padre al telefono. Eppure, Papa Francesco, dalla voce inconfondibile, ha assicurato di essere proprio lui a chiamare il parroco del quartiere di Montesanto di Napoli, un luogo non proprio facilissimo. Il pontefice, che è sembrato allegro e pieno di curiosità, ha domandato al sacerdote come facesse a parlare a tanti giovani.
La missione di don Michele
Il sacerdote 48enne è molto conosciuto anche tra i ragazzi che in massa partecipano alle sue feste, dove sul palco c’è don Michele che, a ritmo di rock, parla di Dio. E ci riesce benissimo, lui che aveva una discoteca con la sua ragazza, ma che non si sentiva felice della vita che faceva.“Se vi dicono che non valete niente non gli credete. Voi siete un'opera d'arte”, dice ai tanti giovani, dai 15 ai 35 anni, accorsi per ascoltarlo. Al quotidiano Il Mattino ha raccontato che la sua iniziativa "parte da un dolore, quello di vedere i ragazzi di tre quartieri difficili dove esercito la mia attività pastorale che si drogano, si ubriacano, si fanno del male. Allora ho deciso di insegnare loro che c'è una maniera diversa di divertirsi, sana e pulita. Come è accaduto a me, quando il Signore mi ha tirato fuori da una cella in cui ero chiuso, voglio tirare fuori altre persone che vivono la mia stessa condizione di tanti anni fa". Il 3 luglio ha organizzato l’ultimo rave party religioso, al quale hanno partecipato centinaia di giovanissimi. C’è spazio anche per le lacrime e qualche abbraccio ascoltando le parole del prete. Esattamente come si fa al concerto del proprio cantante preferito. Le musiche, ballate fino a tarda notte, sono tutte cristiane, remixate in chiave disco e rock. Tra una e l’altra si prega.
Era un dj, poi Dio lo ha chiamato
Naturalmente è stato lo stesso ex dj a scegliere le colonne sonore per le sue serate spirituali. Del resto, dai 23 ai 30 anni quello era il suo lavoro. Poi è arrivata la chiamata di Dio, ma non ha abbandonato la sua passione precedente, è riuscito a unire la Fede e la musica, in un mix perfetto e coinvolgente. Con il Papa don Michele ha chiacchierato in modo confidenziale, rispondendo alle tante domande del Pontefice riguardanti la comunità di Santa Maria di Montesanto. Il prete non sta fermo ad aspettare che i ragazzi lo raggiungono, gira per le strade e li confessa.
Prima di riattaccare, Bergoglio ha chiesto al sacerdote di tenerlo informato. La telefonata ha fatto sicuramente piacere a don Michele che ha confidato quanto accaduto solo a un paio di suoi collaboratori. Ma la notizia ha fatto ben presto il giro.Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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