Da sette anni i sub dell’associazione Asd Meno 100 Underwater Tek erano alla ricerca del relitto naufragato tra il XVIII e l’inizio del XIX secolo nel canale di Procida, nel Golfo di Napoli, per conto della Soprintendenza archeologica, e, dopo innumerevoli ricerche, sono riusciti a individuare i resti dell’imbarcazione.
Si tratta di una nave nota per il suo prezioso carico: alcune colonne di marmo e materiali architettonici di spoglio trafugati da un sito archeologico, probabilmente nei Campi Flegrei. I resti dell’antico relitto giacciono sul fondo del mare a circa quindici metri di profondità, semi sepolti dalla sabbia e ricoperti di alghe.
Tuttavia si conservano in buone condizioni, come le colonne in marmo, che sono state ritrovate ancora in situ, insieme a resti di elementi ornamentali.
Adesso si procederà allo studio della nave per capire a quando risale esattamente, per scoprire il nome dell’imbarcazione e la dinamica del naufragio. Ma per fare tutto ciò è necessario avviare una serie di studi specifici, che hanno bisogno di ingenti finanziamenti pubblici.
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