Riqualificazione di via Marina a Napoli: sette arresti per frode fiscale

Secondo gli inquirenti sarebbe stato messo in piedi un sistema di false fatturazioni, per l'acquisto del materiale edile, per un totale di circa 20 milioni di euro

Riqualificazione di via Marina a Napoli: sette arresti per frode fiscale

Si ipotizza il reato di frode fiscale per le sette persone arrestate dalla Guardia di finanza di Napoli nell’ambito di un'inchiesta della Procura sulla riqualificazione di via Marina. Domiciliari per gli imputati e, contestualmente, il sequestro preventivo di 443 mila euro. A essere finiti nel mirino delle forze dell'ordine sono:Pasquale Ferrara, Mariano Ferrara, Umberto Ianniello, Vincenzo Ianniello, Vincenzo Boccanfuso, Gaetano Milano e Achille Prospero.

Secondo gli inquirenti sarebbe stato messo in piedi un sistema di false fatturazioni, per l'acquisto del materiale edile, per un totale di circa 20 milioni di euro.

La metodologia era sempre la stessa: alcune società fornitrici esterne al consorzio emettevano fatture - ritenute inesistenti - per la vendita di materiale edile nei confronti delle imprese consorziate le quali, a loro volta, fatturavano, tramite il consorzio, all’ente appaltante, il Comune, che a sua volta liquidava la società capogruppo Cesved (Consorzio europeo per lo sviluppo dell'edilizia).

Ad emettere i provvedimenti cautelari è stato il giudice Anna Laura Alfano. Le indagini sono ora condotte dai pubblici ministeri Valter Brunetti e Mariasofia Cozza, con l'aggiunto Vincenzo Piscitelli.

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