I carabinieri della compagnia di Nola, nel Napoletano, hanno arrestato per tentata violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni un 29enne del posto, già noto alle forze dell’ordine. I militari sono intervenuti nel cuore della notte presso un’abitazione della zona, dove una donna 48enne di origini rumene era stata aggredita dal figlio ubriaco. La vittima è riuscita a chiamare il 112 e a chiedere aiuto ai carabinieri. L’uomo ha offeso e colpito la madre procurandole evidenti lesioni - anche ossee – tentando di abusare sessualmente di lei.
La signora è stata trasportata presso l’ospedale di Nola dai medici del 118 per le cure del caso e ne avrà per 15 giorni. I carabinieri hanno accertato pregressi episodi di aggressione e vessazioni psicologiche da parte del 29enne nei confronti della madre che non lo aveva mai denunciato. Arrestato, è stato tradotto nel carcere di Poggioreale su disposizione dell’autorità giudiziaria
Un anno fa un episodio simile è accaduto a Carbonia in Sardegna, dove una donna di 80 anni ha denunciato di essere stata più volte abusata sessualmente dal figlio 50enne. Le autorità giudiziarie hanno cercato di mantenere il massimo riserbo sulla terribile vicenda, ma grazie alle poche notizie filtrate si è venuto a conoscenza che le indagini sono state rapidissime, come richiesto dalla gravità della situazione.
Dopo aver subìto almeno due violenze, entrambe consumate all’interno dell’abitazione dove viveva insieme all’uomo, l’anziana ha finalmente trovato il coraggio di recarsi ad una stazione di polizia per raccontare quanto le era accaduto. Gli agenti hanno immediatamente dato avvio alle indagini, imponendo al 50enne il divieto di allontanarsi dal Comune di residenza. Alcune intercettazioni telefoniche e ambientali, unite anche ai risultati di test ematici, hanno portato all’arresto del soggetto dopo solo una settimana di investigazioni.
Il 50enne, un allevatore di Carbonia, è finito in manette con l’accusa di violenza sessuale e condotto dietro le sbarre della
casa circondariale di Uta, dove resta ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria. Il lavoro degli inquirenti non si è ancora concluso, dato che permangono ancora diversi aspetti poco chiari nell’intera vicenda.
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