Ucciso 15enne a Napoli, carabiniere indagato per omicidio

Un atto dovuto, per gli accertamenti irripetibili da svolgere nelle indagini. Caso di Napoli equiparato all'omicidio del carabiniere a Foggia

Ucciso 15enne a Napoli, carabiniere indagato per omicidio

È indagato per omicidio il carabiniere 23enne che la notte scorsa a Napoli ha esploso tre colpi di pistola che hanno ferito mortalmente Ugo Russo, un ragazzo di 15 anni dei Quartieri spagnoli. Si tratta di un atto dovuto, per permettere la partecipazione nello svolgimento degli accertamenti irripetibili e garantiti del caso. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del comando provinciale di Napoli che stanno indagando, il 15enne avrebbe tentato con un complice di 17 anni di rapinare un orologio al militare. In sella a uno scooter si sarebbe avvicinato alla macchina in cui si trovava il carabiniere, che, libero dal servizio, in compagnia della fidanzata si trovava in via Generale Orsini, a poche centinaia di metri dal Lungomare liberato. Sulla base di quanto appurato dagli investigatori, il carabiniere aveva appena parcheggiato, ma sarebbe rimasto bloccato nell’auto da un pistola puntata contro la tempia. Sotto la minaccia dell’arma avrebbe però reagito sparando contro il 15enne. Il giovane è morto in ospedale, al Pellegrini, dove i parenti hanno distrutto il pronto soccorso mettendolo fuori uso.

Secondo fonti investigative – riporta Adnkronos - quanto accaduto nella notte a Napoli, ricorda l’omicidio del carabiniere avvenuto il 13 aprile scorso. Vincenzo Carlo Di Gennaro, maresciallo maggiore dei carabineri, a 46 anni fu ucciso a colpi di pistola mentre era in servizio a Cagnano Varano (Foggia). Durante un controllo, il 67enne Giuseppe Papantuono, già noto alle forze dell’ordine, gli sparò contro e lo uccise. Fece fuoco contro il vicecomandante della stazione locale dei carabinieri dopo essersi avvicinato all'auto di servizio dove la vittima si trovava insieme al collega 23enne, Pasquale Casertano, per una segnalazione di lite in famiglia.

"Quanto accaduto stanotte e Napoli, fra rapine, ospedali devastati e sparatorie contro il Comando provinciale dell'Arma, descrive uno scenario impensabile in un paese moderno che voglia dirsi civile”, ha commentato Valter Mazzatti, segretario generale di Fsp Polizia di Stato. “Si può fingere – prosegue - che non sia così, ma allora tutti continueranno a subire, e la battaglia per la legalità e la sicurezza sarà persa.

La verità è che in questa provincia si vive una situazione straordinaria, che necessita di una risposta straordinaria, prima di tutto con l'adeguamento di norme che consentano all'instancabile, titanico lavoro svolto dalle Forze di polizia di produrre risultati concreti, duraturi, determinanti, invece di restare come una sola piccola goccia nel mare”. Mazzatti, infine, sostiene che “bisogna mettere in campo misure idonee, con norme più stringenti, strumenti più severi, risposte giudiziarie più immediate, pene certe e reali”.

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