Se tutto fosse filato liscio, Napoli avrebbe potuto aspirare ad ospitare un torneo di tennis Atp anche il prossimo anno, ma il commento del presidente federale italiano Angelo Binaghi è stato tranciante e non dà troppe speranze alla città partenopea. Quasi sicuramente ci sarà una sanzione da pagare per i tanti disagi dentro e fuori i campi da gioco. Il bilancio della settimana del torneo di tennis a Napoli, vinto da Lorenzo Musetti, che ha battuto in finale il connazionale Matteo Berrettini con il punteggio di 7-6, 6-2, è estremamente negativo, nonostante gli organizzatori (per la prima volta alle prese con un evento del genere) abbiano cercato in tutti i modi di gettare acqua sul fuoco e di minimizzare i gravi problemi che si sono verificati dal 16 al 23 ottobre.
Le critiche della stampa estera
Ad amplificare gli inconvenienti del torneo Atp di Napoli ci hanno pensato anche i giornali stranieri. In particolare, il francese L’Équipe e lo statunitense Washington Post hanno fatto un resoconto impietoso creando imbarazzo tra gli organizzatori del torneo e la federazione tennis italiana. Un’occasione persa, quindi, per mettersi in mostra e per far ritornare a Napoli anche nel 2023 i tennisti più famosi al mondo. Era dalla Coppa Davis del 2014 che non si svolgevano match di grande livello nella città partenopea. A dire il vero, come evidenziato da Il Giornale.it, fin dal primo giorno delle gare di qualificazione ci sono stati problemi con i campi impraticabili per la pioggia caduta in precedenza. Purtroppo, la struttura che doveva coprire la superficie naturale in terra rossa non si è rivelata idonea, facendo slittare alcuni incontri. Neppure il ricorso a tappetini nuovi giunti in tutta fretta da Firenze ha risolto definitivamente il disagio, che si è protratto fino al termine del torneo.
Si è rischiato l’annullamento delle gare
Solo la perseveranza del presidente Biraghi ha evitato il peggio, ossia lo spostamento del torneo a Firenze. Sarebbe stato uno smacco troppo forte per la città di Napoli e una brutta figura internazionale per la federazione di tennis. Non sono mancate le lamentele dei tennisti. Sempre Il Giornale.it ha riportato lo sfogo dell’atleta colombiano Nicolás Barrientos, il quale ha raccontato sui social media di aver trovato i bagagli suoi e di sua moglie nel corridoio dell’albergo una volta rientrato dopo una partita, e di aver dovuto cambiare sistemazione durante la notte per la seconda volta in pochi giorni senza troppe spiegazioni. In un altro albergo in cui alloggiavano molti giocatori è mancata l’acqua per tutta la mattina di giovedì. Anche l’italiano Fabio Fognigni, che dopo un incontro vinto ha festeggiato tuffandosi nel mare del golfo, ha avuto da ridire sulle condizioni pessime dei campi.
I disagi in città
Il torneo Atp 250 ha procurato una serie di difficoltà ai cittadini napoletani.
Nella giornata conclusiva di domenica, per esempio, come ha sottolineato il quotidiano la Repubblica, le gare di tennis e la contemporanea maratona di piazza del Plebiscito hanno provocato caos e lunghe code di automobili sul lungomare, ma anche sulla Tangenziale. Insomma, quello che doveva essere il fiore all’occhiello della città partenopea è diventato un boomerang, creando malumori e polemiche che hanno fatto, purtroppo, il giro del mondo.
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