Il naufragio della Wager che uccise ogni umanità

Un romanzo storico che parla della natura umana

Il naufragio della Wager che uccise ogni umanità
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Nel settembre del 1740, la Wager, nave da ventotto cannoni prestata al servizio di Sua Maestà Britannica, con un equipaggio di duecentocinquanta fra ufficiali e marinai, venne inviata verso le rotte Sudamericane, all'interno di una squadra da combattimento, sotto il comando del Commodoro Anson, per dare la caccia, abbordare e depredare un veliero spagnolo noto come il «trofeo di tutti gli oceani». Ma dopo aver doppiato Capo Horn, la Wager fa naufragio sulle coste di un'isola deserta dove i sopravvissuti videro messa a dura prova la loro coesione e le gerarchie militari. Di fronte alla scarsità di risorse e travolti da una natura ostile, gli uomini degenerarono verso uno stato selvaggio: episodi di cannibalismo, omicidi e scontri con chi cercava di mantenere una parvenza di ordine civile.

Nel frattempo il mondo intero è convinto che la Wager sia scomparsa con tutto il suo equipaggio, almeno sino a quando una trentina di uomini su una scialuppa malandata ricompare lungo le coste del Brasile ben duecentottanta giorni dopo il naufragio. E tre mesi dopo un'altra scialuppa approda in Cile con tre naufraghi più vivi che morti. Ma una volta rimpatriati, per tutti loro incomincia un'altra lotta senza quartiere. In questo caso di fronte alla corte marziale, a colpi di racconti e testimonianze contrastanti su che cosa sia veramente accaduto su quell'isola, su quali tradimenti e quali crimini siano stati compiuti da questi «sudditi di Sua Maestà» catapultati nel regno de Il signore delle mosche ante litteram. Tra questi superstiti, compose un corposo memoriale anche il guardiamarina John Byron, in seguito vice ammiraglio della Royal Navy e nonno del famoso poeta Lord Byron.

Alla fine si arrivò ad una assoluzione di maniera di fronte all'impossibilità di stabilire la verità e per evitare danni di immagine alla Marina.

Il naufragio della Wager è una vicenda rivelatrice della natura umana. Ora David Grann, giornalista del New Yorker, lo ha raccontato in Il naufragio della Wager (Corbaccio, pagg. 334, euro 26). Una storia incredibile.

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