Anarchico arrestato: mise una bomba nella sede della Lega

È stato arrestato con l'accusa di aver piazzato una bomba davanti alla scuola di polizia di Brescia il 18 dicembre del 2015: arrestato Juan Antonio Sorroche, esponente di spicco della galassia anarco-insurrezionalista, già condannato dalla Corte d'appello di Venezia, per l'attentato alla sede della Lega di Villorba

La polizia di Brescia ha arrestato Juan Antonio Sorroche, esponente di spicco della galassia anarco-insurrezionalista
La polizia di Brescia ha arrestato Juan Antonio Sorroche, esponente di spicco della galassia anarco-insurrezionalista
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È stato arrestato con l'accusa di aver piazzato una bomba davanti alla scuola di polizia di Brescia il 18 dicembre del 2015. La polizia di Brescia ha arrestato Juan Antonio Sorroche, esponente di spicco della galassia anarco-insurrezionalista, già condannato dalla Corte d'appello di Venezia, per l'attentato alla sede della Lega di Villorba. A Sorroche il nuovo ordine di carcerazione è stato notificato in carcere.

L'arresto

All'uomo, all’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia e svolte dalla locale Digos e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione–Ucigos Servizio per il contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Interno, è contestato di avere agito in concorso con altri, con finalità di terrorismo ed al fine di danneggiare la sede della Scuola di Polizia di Brescia nonché di attentare all’incolumità pubblica. In particolare, è accusato di aver predisposto e collocato a ridosso dell’entrata principale della Polgai, un congegno esplosivo micidiale, composto da un involucro consistente in una pentola a pressione, riempita con idrocarburo e polvere pirica, connesso a un’attivazione a innesco costituito da una miccia a lenta combustione di tipo artigianale.

Le indagini

La certosina analisi testuale della rivendicazione ha quindi consentito di attribuire lo scritto all'anarco-insurrezionalista destinatario dell'ordinanza, per lessico e semantica rilevati. In particolare, la rivendicazione conteneva un'esortazione alla violenza ed all'azione diretta ed armata contro lo Stato che ha avuto i suoi esiti negli attentati alla sede della Lega di Villorba ed alla scuola di Polizia di Brescia. Decisiva anche l'acquisizione in sede di incidente probatorio di ulteriori elementi indiziari, evidenziati in una relazione tecnica curata dal Servizio Polizia Scientifica sui resti di quell'ordigno, che ha evidenziato la presenza di tracce utili alle investigazioni. Alla luce dei reperti raccolti, la Digos di Brescia ha rassegnato alla Procura Distrettuale un rinnovato e pertinente quadro investigativo, che compendia gli esiti delle investigazioni sul conto dell'indagato; alla luce del complesso indiziario univoco partecipato, l'Autorità Giudiziaria ha avanzato richiesta di misura cautelare in carcere nei confronti del predetto, allo stato detenuto per altra causa, segnatamente per l'attentato alla sede della Lega di Villorba (TV), il 16 agosto 2018, per il quale l'anarchico in parola è stato condannato con sentenza confermata dalla Corte di Appello di Venezia.

Le reazioni

"Ci siamo concentrati sui reperti ritrovati sul luogo dell'attentato. Li abbiamo affidati ad un consulente che ha trovato un campione organico che è risultato decisivo per la formazione di un quadro accusatorio nei confronti di Juan Antonio Sorroche". Lo ha spiegato il questore di Brescia Eugenio Spina. "Per noi era una ferita aperta dopo che le prime indagini si erano chiuse senza elementi sufficienti. La svolta è stata la traccia con un profilo genetico misto che ha restituito la compatibilità con l'anarchico indagato. La traccia era sui resti dello zainetto in cui venne posizionato l'ordigno" hanno spiegato gli inquirenti.

"Con convinzione sottolineo l'impegno e la professionalità degli investigatori che con tenacia e tenendo presente la gravità del fatto e il valore simbolico dell'obiettivo colpito, hanno raccolto elementi indiziari che hanno portato all'ordinanza di custodia cautelare del gip", ha aggiunto il procuratore capo di Brescia Francesco Prete.

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