"Siamo a un passo dalla caccia all'ebreo". Ora le manifestazioni antisemite fanno paura

Massima attenzione al quartiere ebraico di Roma e su altri obiettivi sensibili in vista dell'anniversario del 7 ottobre. E il presidente della comunità ebraica di Milano chiede misure preventive

"Siamo a un passo dalla caccia all'ebreo". Ora le manifestazioni antisemite fanno paura
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La tensione aumenta sempre di più mentre si avvicina l'anniversario della strage di Hamas del 7 ottobre. A Roma sono state sensibilizzate ulteriormente le misure di sicurezza al ghetto e agli obiettivi sensibili della comunità ebraica, alla luce della situazione in Medio Oriente, delle recenti manifestazioni di stampo antisemita e dei cortei pro Palestina annunciati tra una settimana nella Capitale e vietati nei giorni scorsi. Il livello di sicurezza, secondo quanto si apprende, era già altissimo.

Nel frattempo, all'indomani della manifestazione filo-palestinese a Milano dove sono comparsi cartelli contro Liliana Segre, la comunità ebraica milanese torna a stigmatizzare “quanto messo in piazza a Milano sabato 28 settembre dai manifestanti propal", giudicato "di una gravità eccezionale. Questo purtroppo a dimostrazione di come oramai non ci sia più alcun limite che possa considerarsi insuperabile nella sua inaccettabilità", afferma il presidente Walker Meghnagi.

"Si è creata una spirale di cieco odio antisemita e appelli genocidi ormai equiparabili a quelli di matrice nazi-fascista degli anni ’30 e 40’ dello scorso secolo". Le parole sono poi ancora più dure: "Questo non può che portare a un ulteriore involuzione accompagnata da un alzamento del tiro da parte di questi gruppi. Siamo a un passo dalla caccia all’ebreo e da atti di aperta violenza nei confronti di istituzioni ebraiche religiose e non e dei loro rappresentanti". Un'involuzione totale e assoluta "delle sensibilità, morale e del progresso educativo e culturale che le società civili Occidentali avevano messo in atto dopo la Seconda Guerra mondiale", conclude.

Meghnaghi prosegue poi nel suo ragionamento parlando un ritorno a un "medioevo che si pensava sorpassato e sublimato, ma che constatiamo con profonda angoscia e sgomento essere riemerso dai tempi bui della Storia". Un'ulteriore motivo di grossa preoccupazione è poi il continuo "spingersi sempre più oltre nel calpestare e oltraggiare i canoni che definiscono e caratterizzano le società libere e democratiche senza che queste reagiscano subendo passivamente questi oltraggi".

Il responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, condivide il pensiero di Meghnaghi e, dopo le liste di proscrizione e le case marchiate, invita le forze politiche di opposizione a "condannare senza esitazioni episodi come quelli accaduti nei giorni scorsi. Purtroppo più volte a sinistra si è strizzato l'occhio ai fiancheggiatori di Hamas".

Già nel luglio scorso, grazie alla denuncia di FdI, era annullata una conferenza stampa alla Camera "che aveva come ospiti terroristi ed antisemiti", aggiunge. "Basta ambiguità: il segretario del Pd Elly Schlein condanni in modo netto ed inequivocabile l'antisemitismo dell'estrema sinistra".

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