Esplosione questa mattina nella raffineria di Calenzano, alle porte di Firenze: il boato si è sentito in tutto il capoluogo toscano e anche oltre, arrivando fino a Pistoria, e subito dopo si è alzata una denza e nera colonna di fumo. L'incidente è avvenuto sulla linea di carico e non nel parco serbatoi, conferma l'Eni. Sul posto stanno convergendo i mezzi dell'emergenza sanitaria, Vigili del Fuoco e Forze dell'Ordine. Gli uomini del primo intrvento riferiscono che ci sarebbero dei feriti, ma il quadro non è ancora del tutto chiaro per i soccorritori che stanno operando sul luogo dell'incidente. Il bilancio ufficiale della prefettura in continuo aggiornamento parla di almeno due morti, tre dispersi e 26 feriti. Eugenio Giani nel corso della mattinata ha ufficializza la lista incompleta dei feriti, anche questa in aggiornamento: "Due codici verdi a Careggi, un codice rosso ustionato a Careggi, un codice giallo per trauma cranico a Careggi, un codice rosso al Centro Grandi Ustioni di Pisa, due codici gialli all'ospedale di Prato". Ci sono 10 squadre di Vigili del fuoco che stanno cercando i dispersi con i droni.
"Mi si è spostata la macchina, è stato davvero forte, spaventoso", riferisce una persona che in quel momento si trovava a passare per quelle parti. "Un boato assurdo a 200mt c'ha spostato il capannone", riferisce un'altra persona sui social, che si trova a Calenzano. Lo spostamento d'aria ha frantumato i vetri fino a un km dallo stabilimento. Il boato è stato udito chiaramente fino ai centri di Quarrata e Montemurlo, che sorgono a 15km di distanza dall'impianto. Lo stabilimento sorge a breve distanza dal centro commerciale I Gigli, uomo dei più grandi dell'area fiorentina, dove però non si registrano criticità nonostante numerose persone fossero presenti in quel momento. La procura di Prato aprirà "un procedimento penale per appurare le eventuali responsabilità penali" per "l'esplosione, con conseguente incendio e danneggiamento del deposito Eni di Calenzano".
L'uscita di Calenzano in A1 è stata chiusa alcune ore nelle due direzioni, così come ha subito ripercussioni la circolazione dei treni tra Prato Centrale e Firenze castello. Le popolazioni dell'area circostante e dei comuni vicino sono state invitate a non uscire di casa, a non aprire e finestre e a spegnere eventuali impianti di climatizzazione. Per la prima volta su un caso reale è stato attivato il sistema It-Alert. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, secondo quanto fa sapere palazzo Chigi, segue “con apprensione” le conseguenze dell'incendio che si è sviluppato nello stabilimento Eni a Calenzano, delle quali è costantemente informata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e dal ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, che si tiene in continuo e stretto contatto con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabio Ciciliano.
Tutti gli ospedali della zona sono in allerta per la gestione dell'emergenza e per l'arrivo dei feriti e sono stati messi in pre-allerta anchetutti gli altri ospedali regionali nel caso si rendesse necessario un piano sanitario su ampia scala. L'impianto di Calenzano, che non effettua processi ma solamente stoccaggio, è collegato a quello di Livorno tramite un oleodotto e nel suo impianto stocca solamente derivati di idrocarburi liquidi quali benzina, gasolio, jet fuel e derivati. Non è ancora noto quale sia stato il serbatoio coinvolto nell'incidente.
Oltre alla ricerca di eventuali soggetti dispersi e al soccorso delle persone coinvolte, l'obiettivo primario nelle prime fasi dell'intervento è quello di circoscrivere le fiamme per impedire che possano estendersi anche in altri serbatoi, dove sono stoccati prodotti volatili e sensibili al calore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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