Caos trasporti: dopo la frana al Frejus i lavori sul Traforo del Monte Bianco, cosa accadrà

L'interruzione alla circolazione andrà avanti in modo intermittente dal prossimo 4 settembre fino al 18 dicembre

Caos trasporti: dopo la frana al Frejus i lavori sul Traforo del Monte Bianco, cosa accadrà
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I lavori in programmazione sul Traforo del Monte Bianco andranno avanti almeno per i prossimi 18 anni, rispettando una tabella di marcia ben precisa, che aveva ricevuto aspre critiche fin dal momento della sua pubblicazione. Ciò significa, pertanto, che il tunnel autostradale che collega Courmayeur, in Valle d'Aosta, a Chamonix, nel dipartimento francese dell'Alta Savoia, resterà chiuso, pur se in modo intermittente, almeno per i prossimi quattro mesi e non solo quest'anno.

Il cantiere

L'apertura del cantiere dei lavori era stata annunciata con un certo anticipo alla fine del 2022 da entrambe le società di gestione, sia quella italiana che quella francese, e la notizia aveva provocato fin da subito più di qualche malumore e polemica da parte delle Istituzioni. Inevitabile che il funzionamento a singhiozzo di un punto di passaggio così importante e trafficato, sia in ambito commerciale che turistico, abbia ripercussioni pesanti per la regolare e puntuale circolazione dei mezzi in entrata e in uscita dal Paese.

Se a ciò si aggiungono gli effetti del recente smottamento verificatosi a pochi chilometri dall'ingresso del Traforo del Frejus, il secondo principale punto di collegamento transalpino con la Francia, è possibile comprendere quali potrebbero essere le conseguenze.

Il ritrovamento di amianto

L'interruzione, come accennato pocanzi "intermittente", della circolazione partirà alle ore 17:00 del prossimo lunedì 4 settembre per concludersi, almeno per quanto concerne quest'anno, alle ore 22:00 di lunedì 18 dicembre 2023. La necessità di interrompere temporaneamente il traffico è emersa nel momento in cui, durante gli interventi di ammodernamento della sede stradale avviati nel mese di aprile del 2021, sono emerse delle tracce di amianto. Per quanto non si tratti di quantità rilevanti, l'estrema pericolosità dell'asbesto per l'uomo ha spinto i responsabili ad agire con la massima prudenza.

Purtroppo, nonostante il fatto che certi lavori di ammodernamento per rendere il manto stradale più efficiente e sicuro possano risultare necessari, l'avvio dell'opera cade in un momento particolarmente delicato per quanto concerne la viabilità in entrata e in uscita dal Paese verso la Francia.

Le ripercussioni

La recente grande frana che è caduta sul versante alpino francese nelle vicinanze del Traforo del Frejus, seconda più importante via di comunicazione tra le due Nazioni, sta già creando delle ovvie ripercussioni al traffico leggero e pesante, con importanti rallentamenti. È proprio la concomitanza di queste due situazioni che crea particolare ansia alle Istituzioni in vista dei lavori sul Traforo del Monte Bianco.

Il portale dedicato alla viabilità nel Traforo ha pubblicato le mappe degli itinerari alternativi consigliati. Primo fra tutti il Frejus, ovviamente una volta che la situazione sarà tornata alla normalità. Segue il tunnel del Gran San Bernardo e, almeno fino all'arrivo della neve, il colle del Piccolo San Bernardo. È previsto anche un netto incremento dei passaggi sulla tangenziale di Torino.

Nessun rinvio

Non c'è nessuna possibilità di ottenere alcun rinvio, nonostante i problemi emersi."Dall'ultimo colloquio avuto questa mattina con i vertici del Geie Traforo del Monte Bianco è emerso che, al momento, non c'è una variazione della programmazione degli interventi manutentivi previsti", ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta Renzo Testolin.

"Proprio in queste ore è evidente quanto il collegamento transalpino sia vitale per la nostra regione, per tutto il Paese e per l'Europa", ha aggiunto. "Dopo aver risolto questa emergenza, non è più rinviabile un serio ragionamento politico-istituzionale sul futuro di questa infrastruttura", ha concluso.

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