L'architetto di Putin la spunta sul suo 'tesoro'. Così ha deciso la Cassazione

Il 23 febbraio parte a Brescia il processo per autoriciclaggio e contrabbando. Se torna in Italia verrà arrestato

 Lanfranco  Cirillo, 63 anni, architetto, ufficialmente iscritto all'Aire (associazione italiani residenti all'estero)
Lanfranco Cirillo, 63 anni, architetto, ufficialmente iscritto all'Aire (associazione italiani residenti all'estero)

Davanti ai giudici è arrivato dopo essere stato un latitante, ma alla fine si è ripreso il suo patrimonio. Un tesoretto da 141 milioni di euro tra ville, opere d'arte, yacht e pure un elicottero personale. Tutto per decisione della Cassazione che ha annullato il maxi sequestro di beni mobili e immobili nei confronti di Lanfranco Cirillo, 63enne di Treviso ma da anni nel Bresciano, più conosciuto in Europa come “l'architetto di Putin“ per la vicinanza con il leader russo e per la sua attività in Russia.

Maxi sequestro da 141 milioni non valido

La decisione, con rinvio al tribunale del Riesame per una nuova valutazione, arriva a pochi giorni dal via, previsto per il 23 febbraio a Brescia, del processo nei sui confronti per le accuse di esterovestizione, autoriciclaggio e contrabbando. Oltre a Cirillo, sono a giudizio la moglie Marinella Spagnoli proprietaria di una villa a Roncadelle, in provincia di Brescia, nascosta dietro a un enorme portone-opera d'arte firmato Rivadossi. Nell’inchiesta anche Adriano Gafforini, ritenuto dagli inquirenti il suo factotum italiano e attualmente ai domiciliari, e poi Alberto Guerini e i cittadini russi Anna Novitscalia e Vladimir Krutskikh, accusati a vario titolo di concorso nei reati fiscali. Su Cirillo, che è residente a Mosca da 20 anni, iscritto all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero ma cittadino russo per decreto presidenziale, pende un mandato internazionale di arresto in carcere.

I Pm indagano sugli investimenti esteri

Per il pm di Brescia, Erica Battaglia, Cirillo avrebbe esterovestito i suoi redditi per evitare di pagare le tasse in Italia. Su queste contestazioni l'estate scorsa era stato disposto nei confronti dell'architetto di Putin un sequestro di beni mobili e immobili per oltre 140 milioni di euro, tra ville, opere d'arte originali di Picasso, Cezanne, Kandinsky, De Chirico e Fontana e gioielli. Sotto sequestro anche uno yacht, l'elicottero personale dell'architetto e 670mila euro in contanti trovati in casa. Tutti beni che erano stati affidati a un amministratore giudiziario e che ora tornano nella disponibilità di Cirillo.

La difesa da Mosca prima del processo

"La decisione della Cassazione di annullare il sequestro è molto importante - ha commentato da Mosca all'Ansa Lanfranco Cirillo -. E' importante perché è un tassello, seppure piccolo, a supporto di quanto ho sempre sostenuto e dichiarato.

Lavoro e vivo qui in Russia da vent'anni, sono cittadino russo dal 2014, sono iscritto all'albo degli architetti russi e non ho mai avuto un cliente italiano: il centro dei miei interessi è quindi, in modo evidente, qui. Difficile dimostrare qualcosa di diverso dalla verità". In aula non sarà presente perché il mandato di arresto resta valido: al suo arrivo in Italia scatterebbero le manette.

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