Mentre Roma si blinda in vista della manifestazione non autorizzata del prossimo 5 ottobre, oggi nella Capitale è indetta una cerimonia per Hassan Nasrallah, capo di Hezbollah ucciso a Damasco. Sabato si terrà il corteo organizzato dai Giovani Palestinesi per celebrare la "resistenza" palestinese del 7 ottobre 2023, ossia il pogrom in Israele che ha portato morte e distruzione e riacceso il conflitto in Medio Oriente. Ma oggi, alle 20, il centro islamico Imam Mahdi in zona Furio Camillo ha indetto una veglia di preghiera per uno dei più sanguinari esponenti di Hezbollah, organizzazione paramilitare islamista sciita e antisionista libanese, che Stati Uniti, Canada, Consiglio di cooperazione del Golfo e dalla Lega araba hanno classificato come terrorista. L'Unione europea no, considera terrorista solamente la sua ala militare.
Ma Nasrallah era a capo sia dell'organizzazione politica che di quella militare, che sono in Europa trovano un distinguo inesistente tra gli stessi esponenti di Hezbollah. Quindi, di fatto, nel centro islamico Imam Mahdi si celebra un terrorista. E nonostante le vibranti proteste della politica, non sono stati emessi provvedimenti per vietarne la commemorazione. "Si svolgerà regolarmente", ha dichiarato all'Adnkronos Hussein Morelli dell'associazione Imam Mahdi, ribadendo di "non aver avuto nessuna notifica" da parte delle autorità. La commemorazione, spiega, "è una cerimonia che facciamo anche per i defunti sconosciuti" e nel caso di Nasrallah si tratta di "un leader rispettato e di elevato livello". È sotto il suo mandato, iniziato nel 1992, che l'organizzazione è stata classificata come terroristica.
"Questa nuova provocazione del centro islamico di Roma che inneggia a Nasrallah definendolo un martire preoccupa", ha dichiarato Sara Kelany, deputato e responsabile Immigrazione di Fratelli d'Italia. "Si levi la voce di tutta la politica, a partire dal Pd, che incredibilmente pare stia assistendo con condiscendenza a questi episodi inaccettabili", ha detto ancora. "Chiedo all'autorità giudiziaria se sia legale o meno commemorare e rendere omaggio al leader di un'organizzazione terroristica riconosciuta a livello internazionale", sono le parole di Marco Scurria senatore e vicecapogruppo di FdI.
"È gravissimo e segna un contagio dell'odio già in corso, dalle piazze ad alcune università sino ai centri di aggregazione islamici", è stato l'allarme di Ylenja Lucaselli, onorevole di Fratelli d'Italia. Ma nonostante tutto, oggi si riunirà una comunità per onorare la memoria del leader di Hezbollah.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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