Sala: "Chiarezza sulla gestione di San Siro"

Sala annuncia l’accesso agli atti per i danni al Comune, proprietario dello stadio

Sala: "Chiarezza sulla gestione di San Siro"
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«Molto male quello che è successo ma molto bene quello che sta facendo la Procura. È chiaro che è una situazione che va raddrizzata rapidamente perché era nell'aria che c'era qualcosa che non andava». Tocca riparlare di San Siro al sindaco Beppe Sala, ma questa volta non si tratta di vecchio o nuovo/i stadi, da realizzare accanto, dentro o fuori la cerchia cittadina. Questa volta tocca entrare nel merito dell'inchiesta della procura di Milano che ha portato agli arresti dei capi ultras di Milan e Inter. E continua a sconquassare il mondo del calcio. «Queste indagini hanno portato a scoprire una serie di questioni che sono un problema per la nostra città e anche per il nostro Paese», ha commentato il sindaco a margine della presentazione del 10° Osservatorio Nazionale dello stile di vita sostenibile.

Sala ha spiegato che da parte di Palazzo Marino «c’è grande attenzione a quello che sta succedendo». Un’attenzione che li vede direttamente interessati. Tanto che, spiega, «abbiamo fatto come Comune un accesso agli atti perchè vogliamo sapere anche cose che possono riguardare noi come soggetti che hanno avuto un danno. Noi di fatto stiamo affidando qualcosa che è nostro a qualcun altro. Dobbiamo sapere se questo qualcun altro è in condizione di gestirlo», ha motivato il sindaco. A chi gli ha chiesto se l’ipotesi di commissariamento dei club avanzata dalla Procura con un procedimento di prevenzione possa incidere sulle interlocuzioni con Inter e Milan rispetto al nuovo stadio, non ha dato una risposta decisa. «Rispetto allo stadio non penso - ha detto - perchè stiamo parlando di tutto ciò che uno stadio o un altro può portare, cioè l’influenza di un certo tipo di tifo, che però fa i conti con un certo tipo di interesse e con infiltrazioni mafiose». Invece «rispetto all’ipotesi commissariamento, ricordiamo che noi abbiamo avuto per un certo momento la Fiera in condizioni analoghe e oggi è in una situazione splendida, per cui ci si passa attraverso i problemi.

Il Comune - ha ribadito - è parte in causa perchè ha affidato qualcosa che è suo a qualcuno che in questo momento deve dimostrare, come dicono i pm, di poter gestire». In tutto questo, Sala non ha nascosto alla fine una sua visione: «A me piacerebbe molto se riuscissimo a realizzare l’operazione di cessione dello stadio e delle aree limitrofe e utilizziamo quei fondi nel Piano casa». Utopia? Non tanto. «Credo che possiamo mettere in piedi un’offerta - ha specificato i sindaco - perchè abbiamo nostri immobili, terreni e diritti. Ma l’offerta si deve andare a sposare con una partnership con quei costruttori che sono già dentro il mondo dell’Ers e a Milano ce ne sono tanti - ha aggiunto -. L’assessore alla Casa ha il mandato di definire la nostra dotazione, le regole di ingaggio, con chi poi costruire».

Intanto la tempesta che si è abbattuta sul Meazza ieri ha provocato anche la reazione da parte della Fondazione della Triennale, dopo le notizie sull'interessamento per la discoteca Old Fashion da parte di Fedez e del capo ultrà milanista Luca Lucci emersa dall'inchiesta sugli ultrà di Milan e Inter che ha portato all'arresto di 19 persone.
«Mai prese in considerazione le proposte», taglia corto la Fondazione La Triennale, che in una nota ricorda di essere tornata in possesso dei locali utilizzati dalla discoteca Old Fashion e «ha scelto un anno fa di realizzare, gestendolo autonomamente, uno spazio dedicato all’ascolto e alla musica dal vivo».

Quindi, precisano «le numerose proposte di gestione, pervenute da soggetti terzi, non sono mai state prese in considerazione per la volontà di ampliare e rendere ancora più coerenti tra loro le attività di Triennale Milano».

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