Forse per molti già lo era ma ora è arrivata l’"ufficialità". Carlo Acutis, il "patrono di Internet", diventerà Santo. È quanto ha deciso Papa Francesco dopo l'udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, autorizzando lo stesso organismo a promulgare i decreti riguardanti il miracolo attribuito all'intercessione del Beato, fedele laico.
Carlo, 15 anni, era credente. Non in modo tiepido come si potrebbe pensare per un ragazzo della sua età. Credeva in Dio in modo profondo e sincero. "L'Eucaristia è la mia autostrada per il cielo", ripeteva spesso il giovane, dando così profonda testimonianza della sua fede. E questo nonostante le pesanti sofferenze procurategli dalla terribile malattia che lo ha portato alla morte.
Il giovane, infatti, è stato stroncato da una leucemia fulminante nel 2006. In casi come questo lo sconforto e la paura sono i sentimenti che prevalgono in una persona. Ma non nel suo caso. Perché credente lo è stato fino alla fine, senza alcuna esitazione. Non solo parole. Perché Carlo non dimenticava gli ultimi. La sua vita era quella di un normale adolescente ma allo stesso tempo aiutava i poveri e non dimenticava di andare ogni giorno a Messa. Il giovane era particolarmente devoto alla Madonna e a San Francesco.
Acutis è considerato il "patrono di Internet" per la sua passione per l'informatica. Il computer per lui non era solo uno strumento per passare del tempo ma un mezzo per diffondere e testimoniare la fede. A tal fine realizzò siti web e una mostra sui miracoli eucaristici, ospitata sia in numerose parrocchie di tutto il mondo che in santuari mariani come Fatima, Lourdes e Guadalupe.
Per Carlo è stata ritenuta miracolosa la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni. Il piccino era affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita del pancreas. Una malattia, evidenziata da un esame clinico nel 2012, che avrebbe potuto essere corretta solo con un intervento chirurgico.
"Carlo sarà proclamato Santo, passando così dal culto locale che è proprio dello status di beato, al culto universale che caratterizza i santi canonizzati". È quanto ha scritto il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, dopo la notizia che Carlo Acutis riceverà l'onore degli altari.
"La Chiesa di Assisi è in festa - ha proseguito -. Sia lode al Signore, che sta facendo grandi cose, per dare un colpo d'ala al nostro entusiasmo nella coerenza cristiana e nell'annuncio del Vangelo. Grazie anche al Santo Padre che sta assecondando l'opera di Dio. Trovandomi ancora a Roma, dove si conclude l'Assemblea generale della Cei, conto di arrivare in serata ad Assisi, per ringraziare il Signore nella celebrazione eucaristica. Ma fin d'ora mi unisco ai fedeli che si trovano nel santuario per una preghiera di lode". Poi il vescovo fa una preghiera: "Voglia il Signore continuare la sua opera attraverso la testimonianza del beato Carlo.
Egli potrà essere chiamato 'Santo’ e venerato con il culto liturgico dovuto ai Santi solo dopo la canonizzazione. Liturgicamente, pertanto, tutto rimane come prima. Ma esprimiamo con esultanza la nostra gioia in unione con la famiglia, specie il papà Andrea e la mamma Antonia, e tutti i devoti di Carlo sparsi nel mondo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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