"Ci volevano fermare, anzi non ci volevano neanche ma noi oggi lo stiamo dicendo chiaramente Torino sa da chi parte stare e si riprende la città". È questo il messaggio che passa ai megafoni della manifestazione di Torino, vietata dal questore eppure fatta dalle sigle del sostegno alla Palestina e, soprattutto, dai collettivi studenteschi e dai centri sociali. "In tantissimi oggi sono scesi in piazza per l'iniziativa chiamata Torino per Gaza e con determinazione si sono presi le strade del centro di Torino", dicono ancora. Per queste sigle, una rivincita dopo i blocchi effettuati a Roma, che hanno impedito qualunque corteo ai manifestanti, bloccati in piazzale Ostiense da un dispiegamento imponente di forze dell'ordine.
Il corteo è riuscito a raggiungere la sede Rai, "complice di una narrazione che legittima il genocidio da parte di Israele", è il messaggio che i manifestanti hanno voluto lanciare. Il tutto tra un coro contro le forze dell'ordine e uno contro Israele. Da qui, poi, si sono diretti verso piazza Vittorio, scortati dalle forze dell'ordine, e hanno bruciato le bandiere dello Stato ebraico in un grande falò, attorno al quale qualche centinaio di manifestanti si è radunato per cantare e applaudire. Quasi un rito tribale per i manifestanti, per lo più giovanissimi e indottrinati nelle ideologie dell'estrema sinistra, che hanno sfidato lo Stato e sfregiato ancora una volta i suoi servitori. Mentre il corteo si trovava sotto la sede Rai, infatti, sono stati esplosi alcuni petardi che hanno ferito poliziotti, fortunatamente in modo non grave. Si aggiungono al computo dei feriti di Roma della manifestazione del 5 ottobre.
Ovviamente, com'era prevedibile, dai gruppi di sostegno delle realtà antagoniste di Torino, ma non solo, arrivano i festeggiamenti per aver violato il divieto di manifestazione.
Si canta vittoria per essere riusciti a eludere la legge e a umiliare ancora una volta i poliziotti, in piazza per fare il proprio dovere, costretti a subire le angherie di un manipolo di ragazzini esaltati, che scendono in piazza con l'unico obiettivo di voler creare disordini e arrecare danni. E domani si replica a Roma, ancora una volta, come ampiamente annunciato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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