Età, provenienza, obiettivi: chi sono gli indagati della Werwolf Division

Per 12 di loro è scattata la custodia cautelare in carcere: secondo gli inquirenti erano pronti ad agire per realizzare attentati

Manifesto del gruppo neonazista Werwolf Division
Manifesto del gruppo neonazista Werwolf Division
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Hanno tra i 19 e i 76 anni, sono sparsi per tutta Italia e il loro obiettivo era sovvertire l'ordine costituito. Si tratta dei membri del gruppo neonazista Werwolf Division, successivamente denominato Nuova Alba, sgominato all'alba di oggi dagli uomini della Polizia di Stato. L'intervento è stato necessario, dopo mesi di indagini, in quanto,si trattava di "una vera e propria 'cellula organizzata', già in fase operativa e in grado di realizzare attentati anche con le tecniche usate dai cosiddetti 'lone wolves' (lupi solitari) sia suprematisti che jihadisti".

Si muovevano soprattutto sui social, avevano un gruppo Telegram chiamato Werwolf Division dove stavano organizzando l'azione e sonos tati definiti dalla questura di Bologna come una "associazione suprematista e accelerazionista". Questa mattina, sono state eseguite 12 custodie cautelari in carcere e complessivamente 25 perquisizioni, a Bologna, Bari, Brindisi, Lecco, Milano, Monza Brianza, Modena, Palermo, Pesaro Urbino, Pescara, Pordenone, Ravenna, Roma, Teramo, Trieste, Vercelli e Vicenza. Dei 25 indagati, alcuni erano già stati perquisiti dalle Digos di Bologna e Napoli nel maggio 2023. Tra le persone indagate c'è un 19enne di Sondrigo, in provincia di Vicenza.

La Digos ha avuto modo di ricostruire le dinamiche interne del gruppo "segreto, composto da pochi camerati validi e fedeli... Pronti ad agire". Svolgeva la propria attività di propaganda e reclutamento di "nuovi uomini e donne pronti alla rivoluzione" sia attraverso diversi gruppi Telegram sia con incontri in "real life", certificati dagli inquirenti, e volantinaggi svolti nel bolognese. Di quest'ultimo è stato trovato proprio il materiale cartaceo diffuso nel 2022 definito dai militanti "esplosivo". Raffigura l’immagine di un uomo con la skullmask e armato con accanto il simbolo nazista del sole nero e la citazione dell’estremista di destra francese Dominique Venner: "Nulla sarà compiuto finché i germi del regime [liberale] non saranno sradicati fino all’ultima radice.

Per questo bisogna distruggere la sua organizzazione politica, abbattere i suoi idoli e i suoi dogmi, eliminare i suoi padroni noti e quelli occulti, mostrare al popolo come è stato tradito, sfruttato e insozzato. Infine, ricostruire…". Per 12 degli indagati è scattata la custodia cautelare in carcere.

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