Si è conclusa in tragedia la fuga di Alfred Vefa, albanese ricercato da due giorni per l'uccisione di sua moglie, Klodiana, a Castelfiorentino. L'uomo era sospettato di femminicidio ed è stato trovato morto in una zona isolata del comune di san Casciano in Val di Pesa: per i militari si è tolto la vita sparandosi con l'arma usata, verosimilmente, per uccidere anche la moglie, una pistola non regolarmente denunciata, illegalmente posseduta. Da quanto viene spiegato, verso le 4 un cittadino ha segnalato all'Arma un'auto sospetta, parcheggiata e abbandonata. Il successivo intervento dei carabinieri ha permesso di stabilire che quella fosse effettivamente l'auto del sospettato. È stata, quindi, organizzata una rapida battuta nelle aree circostanti che ha portato poi alla scoperta, alle 6, del corpo esanime dell'uomo.
"Due ragazzi sembra abbiano visto il marito avvicinarsi e sparare mentre altre persone qui intorno hanno sentito gli spari", ha dichiarato il sindaco di Castelfiorentino, Alessio Falorni, arrivato in via Galvani dove Klodiana Vefa è stata uccisa in strada con un'arma da fuoco. "È un femminicidio. Ed è la rappresentazione tragica di una cultura che vede nella donna un oggetto e quando questa manifesta la propria libertà di pensiero e di azione e l'ambizione a un proprio percorso di vita, diventa un oggetto di cui si può usufruire come si crede fino all'annientamento", ha dichiarato ancora il primo cittadino.
Profetico l'ultimo post pubblicato dalla donna poche ore prima di essere uccisa: "Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una state bene, se possedete entrambe siete invincibili". Andando a ritroso su Instagram, solo nel 2020 appare in una foto con il marito. Nel 2019 lui le dà un bacio mentre lei guarda nell'obiettivo. A corredo, la frase di lei: "Chi ti vuole non si arrende mai per averti". Nei commenti la risposta di quello che sarà il suo killer: "Con una come te l'amore non finisce mai. Ti amo". E ancora, Klodiana scriveva: "Se un uomo si aspetta che una donna sia un angelo nella sua vita, deve prima creare il paradiso per lei. Perché gli angeli non vivono all'inferno".
Uno tra i primi ad accorrere dopo aver sentito gli spari è stato l'impiegato di un bar vicino: "All'inizio non avevo capito che si trattava di spari, poi alcune persone
che erano fuori hanno urlato che avevano sparato ad una donna. Sono uscito in meno di un minuto ma non ho visto né persone né auto in fuga. La donna era in terra, non si muoveva, dopo poco sono arrivati i soccorsi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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