G7, dopo le proteste sequestrata la nave inagibile. Si indaga per frode

Posti i sigilli alla Mykonos Magic assegnata alle forze di polizia: non è nelle condizioni adatte a ospitare gli agenti. Il ministro Piantedosi ha chiesto chiarimenti

G7, dopo le proteste sequestrata la nave inagibile. Si indaga per frode
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La nave Mykonos Magic che era stata assegnata come alloggio per gli agenti delle forze dell'ordine e di polizia aggregati a Brindisi in occasione del G7 è stata sequestrata. Ad annunciarlo è stato Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, che si trova in loco. A eseguire il sequestro è la squadra mobile di Brindisi. Proprio nelle scorse ore, fonti del Viminale hanno fatto sapere che il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha chiesto al dipartimento della Pubblica sicurezza chiarimenti in merito alla vicenda riguardante la nave, il cui noleggio è costato 6milioni di euro. "Si procede per inadempimento e frode in contratti di pubbliche forniture considerato, appunto, che a causa dell’inadempimento è venuto a mancare qualcosa di necessario per il servizio pubblico da espletare", ha fatto sapere Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato.

Il titolare del Viminale è "fortemente contrariato" per quanto accaduto, riferisce una fonte all'agenzia Adnkronos. A breve potrebbe avviare un'ispezione interna per "andare fino in fondo sulla questione". Il secondo traghetto, atteso in queste ore, è stato consegnato e la presa in carico è avvenuta in mattinata in presenza di rappresentanti di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Nell'occasione sono state ispezionate tutte le cabine, le aree pubbliche e i servizi comuni del traghetto.

La Polizia di Stato ha poi confermato il sequestro, spiegando che "il Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e i poliziotti della Squadra Mobile di Brindisi hanno avviato le indagini a seguito delle gravi criticità segnalate dal personale delle Forze di Polizia, assegnato ai servizi di sicurezza e di ordine pubblico, già salito a bordo della citata motonave per prendere alloggio". Gli elementi raccolti, prosegue la Polizia, "e la necessità di ulteriori approfondimenti investigativi anche di natura tecnica ha reso necessario l’adozione del decreto di sequestro della motonave. Per l’esecuzione del disposto sequestro il personale della Polizia di Stato è stato coadiuvato, per gli aspetti di specifica competenza, dalla Capitaneria di Porto e dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità dell’Arma dei Carabinieri".

Il G7 è ormai alle porte, domani prenderà il via l'evento che porterà tutti gli occhi del mondo sul nostro Paese. Fino al 15 giugno la Puglia sarà il centro d'attenzione del pianeta, qui arriveranno i potenti della Terra, incluso il Santo Padre, e le nostre forze di polizia sono state deputate a preservare la sicurezza di tutti gli interpreti. La Polizia di Stato ha fatto sapere nella giornata di ieri che sul mancato rispetto delle condizioni di contratto il Dipartimento della Pubblica Sicurezza "si riserva di rivalersi nelle opportune sedi giudiziarie". Sono state tante le proteste degli agenti che, una volta saliti a bordo, hanno trovato una situazione molto diversa rispetto a quella si aspettavano. I servizi igienici non erano funzionanti e strabordavano di liquami, che in molti casi sono arrivati a invadere cabine e corridoi. Alcuni degli alloggi non erano agibili a causa delle suppellettili ammassate e in mensa mancavano i vassoi per ritirare i pasti.

"Appena abbiamo appreso dello stato della condizione della nave abbiamo immediatamente scritto al Capo della Polizia chiedendo un intervento immediato, che, effettivamente, è arrivato in tempi brevi, nonostante molte strutture della zona fossero già occupate dalle delegazioni presenti al G7", ha dichiarato a il Giornale il segretario generale del sindacato di polizia Sap, Stefano Paoloni. "Un prestigioso evento come il G7 è stato macchiato da questa triste pagina di malagestione", ha concluso l'esponente dei sindacati.

Una situazione che gli esponenti delle forze dell'ordine hanno definito "indecorosa" per il rispetto e l'onore delle divise, chiamate a svolgere il loro lavoro in condizioni "disumane". Entro oggi sarebbe dovuta arrivare una nuova nave per ospitare gli ultimi agenti rimasti a bordo, dopo che oltre 2000 esponenti delle forze dell'ordine erano stati spostati già nelle prime ore in strutture più consone sul territorio. La nuova nave, al momento, non è arrivata al molo.

Pertanto, il Nuovo sindacato carabinieri, con una nota ha comunicato che "si stanno movimentando i rimanenti 200 carabinieri ancora a bordo della nave, per trasferirli in strutture alloggiative nelle zone limitrofe". La situazione, sottolinea il sindacato, è stata risolta "grazie all'interessamento del Generale Ubaldo Del Monaco e del suo Stato Maggiore".

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