Gintoneria: champagne, escort, coca. Ecco tutti i "pacchetti delivery"

L’ordinanza del gip: "Sfruttavano l’attività di meretricio traendone indebiti guadagni"

Gintoneria: champagne, escort, coca. Ecco tutti i "pacchetti delivery"
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A Stefania Nobile faceva schifo la cocaina. E’ vero. Però non disdegnava i soldi frutto pure dello stupefacente business della «bamba» che girava nella Gintoneria: il locale di cui era socia con Davide Lacerenza, suo ex fidanzato rimastogli compagno fedele durante il lunghi anni in cui lei e la madre Wanna Marchi sono state ospiti delle patrie galere. A Stefania e Wanna facevano schifo, più o meno, anche le escort (da loro simpaticamente chiamate «cagne»), ma anche qui i guadagni erano ingenti, quindi si poteva chiudere un occhio, anzi due. Significativo quanto scritto dal gip di Milano nell’ordinanza di custodia cautelare che dal 4 marzo ha portato agli arresti domiciliari il trio Lacerenza-Nobile-Ariganello, alla chiusura del bistro’ in via Napo Torriani e al sequestro di una parte (piccola) del tesoro milionario della Gintoneria depositati forse in Albania, paese scelto da Stefania Nobile per i suoi investimenti immobiliari. Attività controverse che gli inquirenti traducono col termine di “autoriciclaggio”, cioè - fuori dal linguaggio “legalese” - il tentativo di ripulire soldi sporchi. Ma torniamo a Milano e al binomio droga-escort, di antica e consolidata tradizione. Gli indagati, secondo l’accusa «reclutavano presso i locali della Gintoneria e nell'attiguo privè Malmaison più donne, identificate in N. N. C. alias S.Neri, C.F. M., S.Q. D., P. N.S., G. F., B. M, L.E. A.J., A. D., tal Elena ed altre allo stato rimaste ignote, al fine di farle prostituire». Inoltre: «favorivano l'esercizio della prostituzione della citate donne, promuovendone l'immagine sui social della Gintoneria, mettendo loro a disposizione il locale in questione dove le escort adescavano i clienti, per poi andare a rendere le prestazioni sessuali o nella attigua Malmaison (per i clienti “speciali“ di Lacerenza) ovvero in alberghi».

E poi: «sfruttavano l'attività di meretricio traendone illeciti guadagni, facendosi cioè pagare dai clienti le consumazioni della Gintoneria ad un prezzo maggiorato, ovvero ottenendo più acquisti di bottiglie che i clienti bevevano con le prostitute oppure talvolta facendosi pagare direttamente le prestazioni sessuali da parte del cliente che ne aveva usufruito nel privè»

Per i più pigri, ma vogliosi di sesso e droga, c’era l’apposito «servizio delivery» e l’ordinanza annota un lungo elenco di servizi a domicilio: «Il 22/03/2024 alle ore 04:00 Dayana ed una sua amica, vengono inviate da Laverenza a casa di D.G. Luca detto “Digge“ dove di trova anche Ariganello, per rendere prestazioni sessuali pagate 500 euro; la notte tra il 9 e il 10.04.2024 Ariganello, su indicazione di Lacerenza, effettuava quattro delivery presso l'abitazione del cliente S.S. Luca Angelo, portandogli oltre allo champagne, anche "puttane e bamba" per un costo di circa 35.000euro; la notte tra il 26 e il 27 aprile 2024 Ariganello, su indicazione di Lacerenza, effettuava quattro consegne presso l'abitazione del cliente S.S. Luca Angelo, portandogli champagne e almeno due escort, per un costo di circa 70.000 euro; il 28 aprile 2024, alle ore 00:45 Ariganello inviava, a fini di prostituzione, presso l'abitazione del cliente D.M. Salvatore Antonino una ragazza "con i capelli ricci e biondi"; la notte del 6.5.2024 Lacerenza forniva al domicilio del cliente P.G., che era in compagnia di M.L. almeno quattro escort: due non meglio identificate, "la sarda" n.m.i. e C.F. M. detta Miray, presenti prima nel privé della Malmaison e poi inviate presso il domicilio di P.; la notte tra il 7 e l’8.05.2024 Ariganello ha effettuato quattro delivery presso l'abitazione del cliente S.S. Luca Angelo, portandogli in tempi diversi, champagne e alcolici, e quattro prostitute, tra le quali S.Q.D. e la ragazza chiamata "la sarda", per un costo di circa 70.000 euro; la notte del 23.4.2024 Ariganello organizzava il delivery presso l'abitazione di C. Cristian inviandogli oltre ad alcolici anche la escort L.E. A.J., a fronte del pagamento di una somma complessiva di euro 750”.

Il record di

spesa è detenuto saldamente nelle mani di S.S. Luca Angelo i cui pacchetti lacerenziani «comprensivi di champagne, escort e sostanza stupefacente ammontano a un valore complessivo pari ad euro 641.187». Ne valeva la pena?

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