Gli influencer della Gintoneria fanno boom. Filippo Champagne: "Io, meglio di Corona"

Dal giorno dell’arresto (4 marzo) i follower di Davidone e Filippone sono infatti aumentati in misura esponenziale, accomunati da una spumeggiante parola d’ordine: "Champagne"

Gli influencer della Gintoneria fanno boom. Filippo Champagne: "Io, meglio di Corona"
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A chi accusa Cruciani di aver «creato dei mostri», il conduttore della «Zanzara» replica: «I mostri ci sono già, io li faccio solo parlare...». Ma - dietro quel «solo» - c’è un mondo ipnotico che più ti rifiuti di guardare, più lui ti spinge a mettere occhio (e orecchio) sul buco della serratura. Come nel caso del «fenomeno Gintoneria»: tutto merito dell’imprevedibile (o fin troppo prevedibile?) «successo» social che personaggi del calibro di Davide Lacerenza - il «Mosè dello Champagne» - e di suo «fratello» (di sangue e bollicine) «Filippo Champagne» mietono sul web.

Dal giorno dell’arresto (4 marzo) i follower di Davidone e Filippone sono infatti aumentati in misura esponenziale, accomunati da una spumeggiante parola d’ordine: «Champagne», appunto. Bottiglie di ogni dimensione, marca e prezzo (comunque da 2 mila euro in su) che alla Gintoneria andavano via come i panini con la salamella nei baracchini davanti allo stadio San Siro. Con la differenza che, al Meazza, te la cavi con 10 euro (compresa la birra), mentre nel locale di via Napo Torriani dovevi aggiungerne mediamente almeno 1.990; non di meno, altrimenti ti urlavano in faccia «pooveroo!», magari invitandoti a trasferirti al McDonald’s difronte.

Fatto sta che il boom-internet è scoppiato proprio all’indomani delle manette scattate ai polsi del terzetto Lacerenza-Nobile-«Righello». Da allora, i clic sulle giungla gli «short» di pochi secondi postati alla frizzante ditta Davidone&Filippone (ma seguitissimi sono pure i cortometraggi di Stefania Nobile in tandem con Wanna Marchi e addirittura i filmini di «Nevio lo stirato», amico rinnegato di Filippo Champagne ndr) sono aumentati in misura esponenziale. E sommandoli si raggiungono ormai cifre milionarie: «merito» delle gesta del terzetto «Lacerenza-Nobile-“Righello“», universalmente noti per essere rispettivamente: 1) lo stupefacente titolare della Gintoneria; 2) la socia ed ex fidanzata di Lacerenza (nonché figlia della Wanna nazionale); 3) il factotum di Davidone addetto al servizio delivery per lo smistamento dei «pacchetti all inclusive» (beverage, coca, escort).

Ma la vera star resta lui, Lacerenza, l’ex fruttivendolo che si fece «imprenditore del lusso» armato di Rolex e Ferrari (in leasing): «Sono ricco, bello, piaccio e spingo alla grandissima». Lui che, quando era in attività, postava non meno di 10 «short» al giorno, da non confondersi con i ben più numerosi shortini di techila e gin tracannati quotidianamente nei rari momenti di pausa tra una sciabolata di champagne e una stappata di vino pregiato. Hobby leciti, per carità. Se non fosse per quei malfidati dei pm milanesi sospettosi che, dietro i cin cin, si nascondano flute di reati (sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga e autoriciclaggio).

A guardare l’antologia delle stories lacerenziane, di palese «sfruttamento» non se ne vede (si appezzano piuttosto decine di ragazze consenzienti che sembrano ben felici di trovarsi nell’harem del «King della Milano by night»); invece, riguardo alla coca, Lacerenza non si fa scrupolo di riprendersi mentre sniffa «come se non ci fosse un domani» (Davidone dixit). Mancano, al contrario, sue immagini esplicite dove cede direttamente droga ad altri o li spinge a «pippare». Quanto alla terza ipotesi di reato (l’autoriciclaggio) i sospetti portano lungo la «pista albanese» particolarmente battuta dall’inossidabile sodalizio familiare Stefania-Wanna.

Ma torniamo all’auditel-social che ha trasformato gli «eroi» della Gintoneria in «profili di tendenza».

Sul fronte della folcloristica classifica «influencer» e/o «youtuber», di rilievo lo sketch dove Filippo Champagne - ovviamente ospite d’onore della «Zanzara» - si vanta di aver superato in visualizzazioni perfino un impareggiabile monumento trash come Fabrizio Corona: «Io ho la metà dei suoi follower, ma lui raccoglie un quarto delle mie visualizzazioni di Instagram. Corona è finito». Replica di Corona: «Filippo Champagne è una nullità e mi fa schifo». Quando si dice: un dibattito avvincente...

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