"Allora il sindaco cambi Paese". Così la sinistra difende i musulmani che fanno il bagno vestiti

Alleanza Verdi e Sinistra insorge contro Anna Maria Cisint, primo cittadino di Monfalcone, colpevole di avere scritto una lettera rivolta ai cittadini musulmani che fanno il bagno vestiti

Immagine di repertorio
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Non è andata proprio giù alle opposizioni il contenuto della lettera aperta indirizzata dal sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint alla comunità islamica della città relativamente a una serie di abitudini delle donne musulmane non proprio gradite ai suoi cittadini.

Cosa è accaduto

Nel mirino del sindaco, in particolar modo,"il comportamento degli stranieri musulmani che entrano abitualmente in acqua con i loro vestiti: una pratica che sta determinando sconcerto nei tanti bagnanti e in coloro che affollano le spiagge". Senza troppi giri di parole il primo cittadino ha parlato di un'abitudine in grado di creare "insopportabili conseguenze dal punto di vista della salvaguardia del decoro di questi luoghi, apprezzati per la cura, l’attenzione e la pulizia che li caratterizzano".

Uno sfogo, quello di Anna Maria Cisint, che presumibilmentenasce da una serie di lamentele provenienti proprio dai cittadini di Monfalcone. "Chi viene da realtà diverse dalla nostra ha l’obbligo di rispettare le regole e i costumi che vigono nel contesto italiano e locale" ha affondato il sindaco. "Non possono essere accettate forme di 'islamizzazione' del nostro territorio, che estendono pratiche di dubbia valenza dal punto di vista del decoro e dell’igiene, generando il capovolgimento di ogni regola di convivenza sociale". Basta, quindi, all'abitudine della comunità musulmana di accedere all'arenile e all'acqua indossando indumenti diversi dai normali costumi da bagno.

L'attacco della sinistra

Le opposizioni sono insorte contro il comunicato del primo cittadino di Monfalcone, pubblicando una nota in cui replicano in modo polemico alle sue esternazioni."Monfalcone torna alla ribalta della cronaca nazionale per l'ennesima dichiarazione razzista della sindaca leghista Anna Maria Cisint, che vuole imporre ai bagnanti musulmani di utilizzare il costume per non meglio precisati motivi di decoro e igiene", si legge nel documento firmato dal consigliere regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Serena Pellegrino e condiviso da tutti i colleghi dell'opposizione. "Se Cisint ci tiene all'igiene delle acque di Marina Julia si preoccupi degli sversamenti di carburante in mare, come successo ad agosto 2022 con relativo divieto di balneazione", prosegue la nota.

"Alla sindaca non interessa nulla dei diritti dei lavoratori, italiani e stranieri, nei cantieri Fincantieri e nei relativi subappalti", affonda ancora il

consigliere regionale, "preferisce fare battaglie ideologiche degne di Stati teocratici come Isis. In Italia, Paese democratico, si può fare il bagno come si vuole. Se non le va bene, cambi Paese".

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