Magdeburgo, Piantedosi: "Più controlli nei mercatini". E aumenta l'allerta per il Giubileo

Il titolare del Viminale ha tenuto un vertice con gli apparati di sicurezza dello Stato: disposto il rafforzamento delle misure di prevenzione anche nei piccoli e medi centri in occasione delle manifestazioni

Polizia ai mercatini di Natale di Milano
Polizia ai mercatini di Natale di Milano
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L'assalto al mercatino di Natale di Magdeburgo ha fatto piombare l'Europa in una nuova stagione del terrore. I contorni della vicenda devono essere ancora chiariti, sono troppi i punti oscuri della vicenda e non ci sono certezze. Non le ha nemmeno chi oggi attribuisce all'attentatore questa o quella ideologia: le indagini dovranno fare il loro corso. La certezza è che un'auto guidata da un cittadino dell'Arabia Saudita è piombata su un mercatino di Natale in Germania, causando 5 morti e oltre 200 feriti. Il livello di sicurezza in Europa a seguito di questo attacco è inevitabilmente salito: le città sono pervase dallo spirito natalizio, anche nel nostro Paese ci sono mercatini di Natale in tutti i grandi centri, e non solo. L'Italia sta entrando nel Giubileo e sono attesi milioni di pellegrini il prossimo anno nel nostro Paese, in particolare a Roma. La paura è che ci possano essere atti emulatori da qui ai prossimi giorni. Anche per questo motivo il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha convocato un vertice sulla sicurezza con le forze di polizia.

La riunione si è svolta dopo che, questa mattina, al Viminale si è svolto un Comitato analisi strategica antiterrorismo (Casa). L'incontro ha avuto come punto di partenza l'analisi di quanto accaduto a Magdeburgo sulla base di quanto emerso alle prime indagini svolte sul campo. Informazioni che i nostri apparati di sicurezza sono in grado di avere anche grazie al costante scambio tra gli apparati europei. L'analisi dell'attentato nel cuore della Sassonia non è comunque di facile analisi in questo momento, soprattutto perché gli inquirenti non hanno ancora inquadrato con esattezza il suo autore, Taleb Al Abdulmohsen, in Germania dal 2006, dal 2016 titolare di permesso di soggiorno permanente come rifugiato.

Nel corso dell'incontro al Viminale, ci si è concentrati principalmente su quello che può essere il rischio di emulazione a livello nazionale in Italia. L'ipotesi sul tavolo è che l'attentato possa risvegliare i "lupi solitari" e, quindi, che si renda necessario nel Paese rafforzare le misure di sicurezza in tutti quei luoghi in cui sono previste manifestazioni di piazza, equiparando i dispositivi di sicurezza delle grandi città anche alle piccole e medie realtà nel nostro Paese. Ciò significa rafforzare l'utilizzo di dissuasori nei varchi di accesso e dei presidi mobili a difesa delle aree interessate dalle manifestazioni, soprattutto quelle a sfondo religioso. Si tratta di strumenti di prevenzione a sfondo precauzionale perché, viene sottolineato, non esistono report in cui si evidenzi un rischio concreto per il nostro Paese.

A questa attività, ha raccomandato il titolare del Viminale, si deve affiancare un'intensificazione dell'analisi e monitoraggio in tutti gli ambienti, in particolare in quello in cui emergono forme di radicalizzazione, per individuare in tempo i soggetti potenzialmente pericolosi.

È fondamentale intercettare potenziali terroristi per allontanarli tempestivamente dal territorio nazionale e in questa strada proseguirà l'attività del ministero: nel 2024 sono stati espulsi e rimpatriati 82 individui. Le prefetture e le questure sul territorio hanno già ricevuto le nuove indicazioni mediante circolare.

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