Matrimonio combinato, botte e abusi: l'orrore del bengalese sulla moglie

Le mani al collo, la violenza perpetrata nel tempo e i rapporti sessuali non consenzienti per avere un figlio: il dramma di una bengalese a Como data in sposa a un connazionale

Matrimonio combinato, botte e abusi: l'orrore del bengalese sulla moglie
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Un altro episodio di violenza domestica si registra nel nostro Paese, dove a Como un bengalese è stato denunciato gli è stato fatto divieto di avvicinamento alla moglie, che lo ha denunciato per maltrattamenti in famiglia. Il contesto è quello di un matrimonio combinato, imposto alla donna da suo padre, che l'ha data in sposa a un connazionale che a suo giudizio era economicamente adeguato. Il lavoro a Como, dove è ristoratore, è bastato all'uomo per consegnargli la figlia.

Come riporta LaprovinciadiComo, il matrimonio tra i due non parte sotto la miglior stella. L'umore del bengalese è molto altalenante e non passa molto tempo dal patrimonio prima che lui inizi a fare violenza a sua moglie, picchiandola. Lei a quel punto fa l'unica cosa che le viene in mente di fare, trovandosi in un Paese che non conosce e di cui non parla nemmeno la lingua: chiama la sua famiglia di origine in Bangladesh e chiede aiuto. Ma il padre, nel nome della tradizione, glielo ha rifiutato: l'unica persona a cui lei, da sposata, deve fare riferimento è suo marito. Anche se violento. A quel punto la donna capisce il calvario ma ha le mani legate e, intanto, continua a subire le violenze di quell'uomo conosciuto all'altare. Trascorre lunghi periodi nel Paese natale ma quando torna a Como riprendono le violenze. Addirittura, mentre lei si trova in Bangladesh, il marito obbliga i suoi genitori a distruggerle telefono e sim in quanto si è accorto di alcuni nuovi contatti della donna sui social.

L'incubo della donna va avanti per anni e la situazione precipita ulteriormente quando lui comincia a pretendere da lei un figlio. La donna non si sente pronta ma l'uomo non sente ragioni e iniziano i rapporti sessuali non consenzienti, veri e propri abusi, che fanno il paio con le violenze domestiche. Un pomeriggio, il bengalese ha messo le mani al collo alla moglie in pubblico, durante una passeggiata, perché lei si era permessa di chiedere una birra. Ma all'ennesimo abuso, all'ennesimo schiaffo, la donna è riuscita a trovare il coraggio per uscire di casa.

Ha avuto la fortuna di incontrare una donna che l'ha accompagnata in un centro antiviolenza e da lì ai carabinieri. Ora l'uomo ha il divieto di avvicinamento e indossa il bracciale antistalking, rischia l'arresto se viola le disposizioni. Per lui l'accusa al momento è di maltrattamenti aggravati.

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